Incendio in carcere a Catanzaro: tre agenti intossicati

Carcere di Catanzaro
Carcere di Catanzaro

Catanzaro, detenuto con problemi psichiatrici incendia la cella

CATANZARO, 16 FEB 2025 – Momenti di alta tensione si sono verificati presso la casa circondariale di Catanzaro, dove un detenuto di origine turca, affetto da gravi disturbi psichiatrici, ha dato fuoco alla propria cella, provocando un incendio che ha reso l’aria irrespirabile a causa del denso fumo sprigionatosi. Nell’operazione di spegnimento delle fiamme e messa in sicurezza dell’area, tre agenti della Polizia Penitenziaria sono rimasti intossicati e hanno dovuto fare ricorso alle cure ospedaliere.

L’episodio ha riacceso i riflettori sulle difficili condizioni di lavoro del personale penitenziario, spesso costretto a fronteggiare situazioni di emergenza in un contesto di carenza di organico e formazione inadeguata. A denunciare la gravità dell’accaduto è stata Cristina Busà, Vice-Segretaria Regionale del sindacato SiNAPPe, che ha sottolineato come episodi simili siano sempre più frequenti nelle strutture carcerarie calabresi.

“In Calabria, i detenuti con problemi psichiatrici trovano accoglienza principalmente nel penitenziario di Catanzaro, con il risultato di sovraccaricare ulteriormente il personale, già in difficoltà per la cronica carenza di risorse umane e la mancanza di una formazione adeguata per affrontare tali situazioni”, ha dichiarato Busà.

La rappresentante sindacale ha evidenziato il pesante disagio vissuto dagli agenti, che operano quotidianamente in condizioni di forte stress e rischio. “La pianta organica è ormai desueta e gravemente insufficiente. Gli agenti sono scoraggiati e demoralizzati, costretti a gestire continui stati di emergenza, con ripercussioni significative sia sul piano fisico che psicologico”, ha aggiunto.

L’ennesimo episodio critico riapre dunque la questione delle condizioni carcerarie e della necessità di un intervento urgente da parte delle istituzioni, per garantire maggiore sicurezza agli operatori e ai detenuti, oltre che per fornire strutture adeguate a chi soffre di patologie psichiatriche. Le organizzazioni sindacali chiedono un rafforzamento dell’organico e l’attivazione di percorsi di formazione specifica per il personale penitenziario, al fine di prevenire nuovi episodi drammatici come quello avvenuto a Catanzaro.