Incidente sul lavoro in Piemonte: operaio calabrese muore

Incidente sul lavoro, morti sul lavoro, operaio
Incidente sul lavoro, morti sul lavoro, operaio

Francesco Procopio, operaio calabrese di 57 anni, muore schiacciato da un armadio blindato in un incidente sul lavoro, trovato senza vita dopo oltre un’ora di ricerche

Un tragico incidente sul lavoro ha spezzato la vita di Francesco Procopio, un operaio di 57 anni originario di Santa Caterina allo Jonio, un piccolo comune in provincia di Catanzaro. L’uomo, che lavorava da trent’anni in una ditta di Orbassano, specializzata nella gestione di rifiuti speciali, è stato trovato senza vita lunedì 31 marzo, dopo essere rimasto schiacciato da un armadio blindato. Un dramma che lascia sgomenta la famiglia e solleva interrogativi sulla sicurezza negli ambienti di lavoro.

La mattina di lunedì, poco prima delle 9, Procopio è arrivato come di consueto in azienda, dove ha salutato un collega prima di dirigersi in un locale dismesso per controllare dei documenti. Lì, da solo e senza telefono, è stato colpito dall’armadio, che, mal posizionato e non fissato a muro, gli è piombato addosso. Il pesante mobile, del peso di circa 200 chili, ha causato la morte istantanea dell’operaio. I colleghi, preoccupati dalla sua assenza, lo hanno cercato per oltre un’ora, trovandolo infine senza vita sul pavimento, con gli occhiali frantumati a causa dell’impatto.

La famiglia di Francesco Procopio è sconvolta e in cerca di risposte. Il fratello Rosario, visibilmente provato, ha dichiarato: «Quell’armadio non avrebbe dovuto trovarsi lì. Non era fissato al muro, e quindi era destinato a cadere. Si sarebbe potuto evitare, non riesco a spiegarmi come sia stato possibile». La moglie Monica, ancora sotto shock, ha aggiunto: «Francesco era sempre attento, non avrebbe mai messo in pericolo la sua vita. Come posso dire a mio figlio che il padre è morto in questo modo?»

Il dolore della famiglia è accompagnato dalla rabbia per un incidente che sembra frutto di negligenza. I parenti, riuniti nel lutto, lamentano la mancanza di misure adeguate di sicurezza all’interno dell’azienda. «Francesco era sempre attento a far rispettare le regole, avrebbe mai messo a rischio la sua vita», ha dichiarato un altro fratello, Pietro.

Nel frattempo, le indagini sono state affidate ai carabinieri e agli ispettori dello Spresal (Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro) dell’Asl To3, che dovranno chiarire le cause dell’incidente e verificare eventuali responsabilità. Il sindacato Filctem Cgil, di cui Francesco era recentemente stato eletto rappresentante sindacale unitario (Rsu), ha espresso la propria solidarietà alla famiglia e denunciato un preoccupante aumento degli incidenti mortali sul lavoro. Federico Bellono, segretario generale della Cgil di Torino, ha sottolineato: «Nonostante gli impegni a livello locale, gli incidenti sul lavoro continuano ad aumentare. Le misure di prevenzione e i controlli sono ancora insufficienti».

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