Matteo Salvini a Soverato: divieto di balneazione e contestazioni

Matteo Salvini a Soverato
Matteo Salvini

La Guardia Costiera di Soverato ha emanato un’ordinanza che prevede il divieto di navigazione e di altre attività in mare tipo la pesca e la balneazione.

Tale divieto è necessario per salvaguardare la sicurezza delle persone in occasione della visita del ministro dell’interno Matteo Salvini.

Di tono diverso sono le esternazioni dei soveratesi e di chi dovrebbe accogliere il politico. Tantissime contestazioni sono state annunciate e già sono state esternate altrove.

La contestazione

Soverato si prepara con striscioni e cori di disappunto per la presenza di Matteo Salvini che sta facendo il giro d’Italia lungo le coste per fare comizi e incontrare gli elettori.

La Calabria si spacca in due: c’è chi sostiene fortemente il Ministro che da poche ore ha annunciato di voler creare una crisi di Governo e di andare alle elezioni, e chi invece preferirebbe allontanare un elemento della Lega che più volte si è dimostrata sprezzante nei confronti del sud.

Il commento del Segretario Fsp

Giuseppe Brugnano, Segretario Nazionale dell’Fsp Polizia, si è espresso così: “A Soverato incontreremo Matteo Salvini con la correttezza istituzionale che si addice all’arrivo di un Ministro dell’Interno. Le lenzuola? La nostra una provocazione per dare un messaggio ben chiaro: lasciamo le pagliacciate ai pagliacci, noi abbiamo ben altro a cui pensare e per cui lavorare”.

Brugnano aveva detto di cento lenzuola per accogliere Salvini con un “Benvenuto Ministro!” e adesso riferisce: “E’ chiaro il nostro riferimento alle ridicole e patetiche modalità di contestazione da parte di una sparuta minoranza che preferisce un ostruzionismo distruttivo ad ogni costo piuttosto che un confronto alla ricerca di soluzioni condivise e, soprattutto, che non si fa alcuna remora a calpestare ogni buona norma di buon senso, oltre che di civiltà”.

Il ruolo della Polizia nel gestire i contrasti sociali a Soverato

“Ebbene noi siamo poliziotti, i primi garanti  di un legittimo diritto di manifestare e contestare, ma senza che ciò possa in alcun modo voler dire ammettere la violazione di regole in cui tutti dobbiamo credere. Quanto al merito, poi, aggiungiamo senza tema di smentite che le guerre stile ‘Guelfi e Ghibellini’ non hanno mai fatto il bene di alcuno e mai lo faranno. L’interesse della collettività, invece, deve venire prima di tutto se governare e fare politica devono ancora avere un senso. Ed è appena il caso di precisare che questo discorso prescinde completamente da bandiere e colori politici in gioco in un determinato momento storico”.

La funzione del sindacato nella Polizia

“E’ un discorso che ci ha sempre contraddistinti nella nostra lunga storia di sindacalisti della Polizia di Stato, almeno quelli dei colleghi con cui condividiamo valori e principi ispiratori. Noi, piuttosto, fin dall’inizio noi ci siamo battuti per l’autonomia e l’indipendenza del Sindacato perché è l’unica garanzia per il futuro dell’istituzione e delle sue rappresentanze. Oggi sembra esserci un’assonanza di idee tra alcune realtà ed alcune sigle sindacali, ed è facile che ciò possa generare confusione. Ecco perché ci preme ribadire che la coincidenza di obiettivi non ci rende un Sindacato di partito, ma piuttosto che con questo come con qualsiasi altro governo noi lavoriamo senza sosta per ottenere fatti concreti a tutela dei poliziotti italiani”.

Annamaria Gnisci