Operazione “Valle Dell’Esaro”: sgominata organizzazione della ‘ndrangheta (VIDEO)

Valle dell’Esaro, 45 arresti per spaccio di droga

Nelle prime ore di questa mattina, le forze dell’ordine hanno eseguito un massiccio intervento contro la criminalità organizzata nella provincia di Cosenza e Catanzaro. Il Servizio Centrale Operativo e le Squadre Mobili di Cosenza e Catanzaro, supportati da pattuglie dei Reparti Prevenzione Crimine e dalle Squadre Mobili delle Questure di Reggio Calabria, Monza-Brianza, Viterbo e L’Aquila, hanno dato esecuzione a un’ordinanza cautelare nei confronti di 45 persone.

L’operazione è stata coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Catanzaro, con il coinvolgimento del Procuratore della Repubblica Nicola Gratteri, del Procuratore Aggiunto Vincenzo Capomolla e del Sostituto Procuratore Alessandro Riello, e con la collaborazione del direttore centrale anticrimine Francesco Messina.

Gli indagati, tutti legati alla famiglia Presta, sono accusati di far parte di un’associazione armata finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, operante in diversi comuni della Valle dell’Esaro, tra cui Tarsia, Roggiano Gravina, San Lorenzo del Vallo, Spezzano Albanese e Acri. La droga sequestrata comprendeva marijuana, hashish e cocaina, quest’ultima approvvigionata da fornitori della provincia di Reggio Calabria legati alle cosche di Platì.

Le accuse nei confronti degli indagati non si limitano al traffico di droga: a molti di loro sono contestati anche reati come estorsione, ricettazione e detenzione abusiva di armi, compresi fucili d’assalto. Le indagini hanno ricostruito la struttura e il modus operandi dell’organizzazione, evidenziando un controllo capillare delle piazze di spaccio e dei canali di approvvigionamento della droga.

Parallelamente all’esecuzione delle misure cautelari, la Polizia ha effettuato un sequestro preventivo di beni mobili e immobili riconducibili a alcuni indagati, tra cui terreni, edifici, due imprese individuali e 32 immobili, per un valore complessivo di circa 2 milioni di euro, oltre a tre autovetture.

Secondo quanto emerso dalle indagini, la famiglia Presta, sotto la guida di Francesco Presta, detto Franco, figura storica della ‘ndrangheta cosentina, esercitava un controllo territoriale capillare, imponendo i propri spacciatori e gestendo direttamente le forniture di droga. L’operazione di oggi rappresenta la conclusione di un’attività investigativa complessa che ha documentato numerosi episodi di spaccio, arresti in flagranza e sequestri di sostanze stupefacenti in diverse occasioni.