Meccanico “fantasma”: dal 2008 non presentava dichiarazione dei redditi

Cosenza meccanico fantasma senza redditi-min
Cosenza meccanico fantasma senza redditi-min

COSENZA, 29 SETT 2018 – Fusti di olio esausto, rottami ferrosi ed in plastica da manutenzione di veicoli, motori,candele, tubi in gomma, filtri, imballaggi metallici ed in plastica, stracci e carta sporca, sparsiall’interno dell’officina meccanica dove veniva esercitata un’attività di “Autoriparatore diveicoli”, oltre a cinque autoveicoli in fase di riparazione: questo è lo scenario che si èpresentato agli occhi dei militari della Compagnia Guardia di Finanza di Paola, che hannoeseguito un accesso per fini fiscali presso una ditta individuale, risultata essere evasore dal2008 – non avendo presentato alcuna dichiarazione dei redditi – e non in regola con la normativa che disciplina lo smaltimento dei rifiuti.

I Finanzieri hanno smascherato il meccanico “fantasma”, operante nella Provincia di
Cosenza, grazie all‘individuazione “mirata“ del soggetto economico attraverso l’attività di
controllo del territorio e l’utilizzo delle banche dati a disposizione della Guardia di Finanza,
che complessivamente hanno consentito di sviluppare una specifica analisi di rischio e di
rilevare significativi elementi di pericolosità sotto il profilo fiscale, originando una preordinata attività di controllo.

All’atto dell’avvio dell’attività ispettiva il contribuente non ha esibito alcuna la documentazione, sia contabile che afferente lo smaltimento dei rifiuti speciali pericolosi
prodotti, fatta eccezione di un registro di carico e scarico che però non era né vidimato né
compilato.
La gestione dei rifiuti è un’attività di pubblico interesse e, per questo, essi devono essere
recuperati o smaltiti senza pericolo per la salute dell’uomo e degli ecosistemi ovvero senza
che si determino: rischi per eventuali contaminazioni dell’atmosfera, dei corpi idrici, dei suoli,oltre che fattori di tossicità per la fauna e la flora; inconvenienti derivanti da rumori o da cattiviodori e depauperamento del paesaggio.

In particolare, i rifiuti speciali pericolosi prodotti nell’esercizio dell’attività di “Autoriparazione”, necessitano di particolari cure nella manipolazione, stoccaggio e trasporto, onde evitare rischi di contaminazione dell’ambiente. Per questo tali rifiuti possono essere smaltiti affidandoli a ditte specializzate autorizzate nel trasporto e smaltimento e iscritte all’Albo Gestori Ambientali. In alcuni casi è consentito smaltire particolari rifiuti speciali tramite convenzione con il Servizio di Gestione Pubblica.