Regione Calabria al fronte contro la violenza sulle donne: la campagna del 1522 come rifugio virtuale e strumento di sensibilizzazione per la sicurezza delle vittime
In una mossa proattiva guidata dal Comitato Unico di Garanzia, la Regione Calabria sta portando avanti una campagna promossa dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Questa iniziativa incoraggia le donne vittime di violenza ad utilizzare il numero verde 1522.
In coerenza con le linee guida generali fornite dal Dipartimento della Funzione Pubblica e dal Dipartimento per le Pari Opportunità, in collaborazione con la Rete nazionale dei CUG, l’amministrazione regionale ha inserito in modo prominente il numero verde 1522 sulla homepage del portale istituzionale. Questa linea diretta è operativa 24 ore su 24, accessibile su tutto il territorio nazionale e gratuita sia da rete fissa che mobile.
La campagna di sensibilizzazione mira a promuovere i numeri e gli strumenti contro la violenza sulle donne. Rappresenta anche un’opportunità per “esprimere solidarietà e sostegno da parte delle istituzioni alle donne vittime di violenza, assicurando loro che non sono sole e non devono temere”. Questo sottolinea l’opzione di chiedere aiuto e ricevere informazioni in modo sicuro.
Filippo Pietropaolo, l’assessore regionale all’organizzazione e alle risorse umane, afferma: “Questa iniziativa mira a riconoscere e portare alla luce segnalazioni di violenza contro le donne. Rappresenta uno strumento per implementare politiche di genere riguardanti i diritti delle persone, le pari opportunità, il riconoscimento, la prevenzione e il contrasto di ogni forma di discriminazione, molestia e violenza. Ciò include anche considerazioni per il benessere organizzativo e la protezione della salute e della sicurezza dei dipendenti sul luogo di lavoro“.
“Come assessore alle politiche del personale”, conclude Pietropaolo, “ho scelto di adottare la proposta avanzata dal Comitato Unico di Garanzia della Regione Calabria. L’obiettivo è implementare azioni positive e condivise, orientate a creare una maggiore cultura del ‘rispetto’ di genere“.
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