Occhiuto si difende: “Indagato per corruzione? È un’ingiustizia”
CATANZARO, 12 GIU 2025 – Bufera giudiziaria sulla Regione Calabria. Il presidente Roberto Occhiuto è ufficialmente indagato per corruzione nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla Procura di Catanzaro. A renderlo noto è stato lo stesso governatore, che ha scelto i social per comunicare pubblicamente la ricezione di un avviso di garanzia: “È la prima volta nella mia vita – ha dichiarato in un video – che mi trovo in questa situazione. Mi contestano il reato di corruzione all’interno di un’indagine più ampia che coinvolge anche altre persone”.
Secondo quanto si apprende, oltre a Occhiuto sarebbero coinvolti anche un suo stretto collaboratore e altri tre individui. I dettagli dell’indagine restano al momento riservati, ma la notizia ha già scosso il panorama politico regionale e nazionale.
Il presidente ha respinto con forza ogni accusa, definendosi completamente estraneo ai fatti contestati. “Ho amministrato la Regione con assoluto rigore – ha affermato – non ho mai nemmeno sfiorato comportamenti che potessero configurare un’ipotesi di corruzione”. Nel suo intervento, Occhiuto ha anche manifestato rabbia e amarezza per la vicenda giudiziaria: “In genere si dice: ‘Sono sereno, confido nella magistratura’. Io invece non sono affatto sereno. Essere indagato per me è un’onta, è come se mi avessero accusato di omicidio”.
A sostenerlo pubblicamente è arrivato il vicepremier e leader di Forza Italia, Antonio Tajani, che ha dichiarato: “Roberto Occhiuto è un uomo perbene e onesto. Sono certo della sua innocenza, non ho alcun dubbio sulla sua estraneità ai fatti”.
L’inchiesta è solo all’inizio, ma potrebbe avere ripercussioni politiche significative. Intanto, il presidente calabrese si dice pronto a collaborare con la magistratura per chiarire ogni aspetto della vicenda.