Le indagini sull’omicidio di Antonio Morelli, avvenuto lo scorso giovedì a Reggio Calabria, proseguono e hanno portato all’arresto di un altro individuo, ritenuto complice del presunto autore. Secondo gli inquirenti, l’uomo avrebbe guidato l’automobile con cui Damiano Bevilacqua, arrestato domenica scorsa dopo due giorni di fuga a Catanzaro, si era allontanato dalla scena del crimine.
Il secondo soggetto fermato è Saverio Bevilacqua, un trentenne, che secondo la ricostruzione effettuata dalla squadra mobile, sarebbe stato alla guida della Fiat Punto bianca utilizzata per la fuga. Damiano Bevilacqua, di etnia rom e cognato della vittima, è stato arrestato a casa di un parente nel quartiere Aranceto di Catanzaro.
Il gip di Catanzaro, Arianna Roccia, ha convalidato l’arresto di Damiano Bevilacqua e ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Contestualmente, gli atti relativi al caso sono stati trasmessi al Tribunale di Reggio Calabria per competenza territoriale. Le indagini sono coordinate dal procuratore Giovanni Bombardieri e dal sostituto Stefano Musolino, mentre la Squadra mobile, sotto la direzione di Alfonso Iadevaia, si occupa dell’approfondimento delle indagini.
Grazie anche alle immagini registrate da alcune telecamere presenti nella zona in cui si è verificato lo sparo, la polizia è riuscita a ricostruire la dinamica dell’omicidio, avvenuto durante una lite familiare. I dettagli esatti dell’incidente stanno emergendo attraverso l’analisi delle prove raccolte e delle testimonianze acquisite dagli investigatori.
L’arresto di un secondo individuo, ritenuto complice nell’omicidio di Antonio Morelli, rappresenta un passo avanti significativo nelle indagini. Le autorità continuano a lavorare per fare piena luce su questa tragedia e portare tutti i responsabili di questo atto di violenza di fronte alla giustizia. La comunità di Reggio Calabria resta sconvolta da questo tragico evento e auspica che la verità venga rivelata e che sia fatta giustizia per la vittima e per la sua famiglia.
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