Omicidio del macellaio Rosso Francesco: individuati gli esecutori (VIDEO)

CATANZARO, 21 SETT 2018 – La Compagnia Carabinieri di Sellia Marina, in collaborazione con l’Arma territoriale di Lecco, ha arrestato quattro individui nei comuni di Botricello e Lecco in seguito all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere da parte del GIP del Tribunale di Catanzaro. La richiesta della Procura della Repubblica di Catanzaro è stata emessa in relazione all’omicidio aggravato di Francesco Rosso, avvenuto il 14 aprile 2015 a Simeri Crichi, in provincia di Catanzaro. Rosso è stato ucciso con tre colpi di pistola al viso ed al torace mentre si trovava a lavorare nella macelleria di famiglia.

La misura cautelare è stata emessa sulla base di un’indagine condotta dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Sellia Marina e dal Reparto Operativo del Comando Provinciale di Catanzaro tra aprile 2015 e novembre 2017. L’indagine ha incluso l’analisi di decine di riprese di impianti di videosorveglianza e di centinaia di dati inerenti al traffico telefonico e dati, che hanno permesso di individuare il gruppo di fuoco responsabile dell’omicidio. La minuziosa ricostruzione dei momenti immediatamente precedenti e successivi all’evento omicidiario ha condotto all’individuazione del materiale esecutore dell’efferato delitto in Monti Danilo, originario di Cerva (CZ) e domiciliato a Lecco, che, con il concorso morale e materiale di Procopio Gregorio, Procopio Antonio, e Sculco Vincenzo, tutti residenti in Botricello, ha potuto portare a compimento il disegno criminoso.

Le responsabilità imputabili ai soggetti indagati sono state acclarate mediante l’interpolazione delle informazioni assunte nelle immediatezze dei fatti con la progressiva confutazione degli alibi artatamente creati. L’acquisizione di plurimi dati di fatto emersi durante l’attività di ricognizione informativa, tra cui il tracciamento satellitare mediante GPS di un’auto utilizzata, le celle di aggancio degli apparati cellulari, i tabulati telefonici, le immagini degli impianti TVCC e l’attività di captazione, ha acclarato come l’omicidio di Rosso Francesco fosse stato accuratamente premeditato. I quattro indagati avevano effettuato più sopralluoghi in diversi momenti prima dell’omicidio, atti a verificare la presenza di impianti di videosorveglianza pubblici e privati sulle vie di accesso e fuga dal luogo del delitto.

Nonostante l’elevata attenzione posta in essere dai quattro indagati sia nelle fasi propedeutiche, in costanza ed in epoca successiva all’esecuzione, il complessivo quadro probatorio emerso dalle indagini ha condotto all’emissione del provvedimento in tratto. Questo è un chiaro esempio di come le forze dell’ordine lavorano diligentemente per garantire la giustizia e portare alla luce la verità, anche in casi di omicidio premeditato. L’uso di tecnologie avanzate come il tracciamento satellitare e l’analisi di dati forensi ha permesso di ricostruire con precisione i dettagli dell’omicidio e di identificare i responsabili. Questo dimostra l’importanza dell’uso di strumenti tecnologici moderni e sofisticati nelle indagini criminali.

L’arresto dei quattro indagati è stato possibile grazie all’accurata attività investigativa svolta dalle forze dell’ordine. L’impegno, la dedizione e la competenza dimostrati dai Carabinieri nella conduzione dell’indagine sono da elogiare e rappresentano un esempio di come le forze dell’ordine italiane siano in grado di affrontare e risolvere anche i casi più complessi.

L’omicidio di Francesco Rosso è stato un crimine efferato che ha colpito non solo la sua famiglia e i suoi amici, ma l’intera comunità. La sua uccisione è stata motivata da ragioni che ancora non sono state completamente chiarite. Tuttavia, grazie all’impegno e alla professionalità delle forze dell’ordine, i responsabili sono stati individuati e arrestati.

In conclusione, l’arresto dei quattro indagati nell’ambito dell’omicidio di Francesco Rosso dimostra come le forze dell’ordine siano in grado di affrontare e risolvere anche i casi più complessi grazie all’uso di tecnologie avanzate e ad un’attività investigativa accurata e professionale. La giustizia è stata fatta e questo rappresenta un importante messaggio per tutti coloro che commettono crimini efferati: non c’è scampo per chi viola la legge e la giustizia arriva sempre.