REGGIO CALABRIA, 25 LUG 2023 – Una vasta operazione antimafia denominata “Operazione Malea” è stata lanciata oggi dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, sotto la guida del Procuratore Giovanni Bombardieri. Le prime ore del giorno hanno visto la Polizia di Stato impegnata nell’esecuzione di numerosi provvedimenti restrittivi, autorizzati dal G.I.P. e riguardanti soggetti indiziati di vari reati, tra cui associazione mafiosa, estorsione, tentato omicidio, detenzione illegale di armi, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e violenza privata.
L’operazione non si è limitata al territorio italiano ma ha coinvolto anche il territorio estero, dove risiedono alcuni degli indagati. In particolare, le attività investigative hanno colpito presunti esponenti delle cosche del mandamento ionico reggino, estendendosi fino al Lussemburgo.
I provvedimenti restrittivi emessi sono 12 in totale, di cui 8 con destinazione carcere e 4 con arresti domiciliari, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia e attualmente in fase di esecuzione da parte della Polizia di Stato.
Gli arrestati sono ritenuti affiliati alla cosca di ‘ndrangheta di Mammola (RC), e l’operazione ha permesso di ricostruire tutta la catena di comando della Locale di Mammola, comprese le sue ramificazioni internazionali. In particolare, le forze dell’ordine hanno operato in coordinamento con Eurojust e con il supporto dell’Unità I-CAN del Servizio Cooperazione Internazionale di polizia per eseguire 3 delle 12 misure cautelari anche nel territorio lussemburghese, grazie all’emissione di un Mandato di Arresto Europeo.
Le indagini hanno rivelato che gli indagati esercitavano un asfissiante controllo criminale sul territorio, costringendo gli imprenditori ad elargire il “pizzo” per poter lavorare nell’area di competenza della cosca. Tra le vittime delle richieste estorsive, sono compresi anche i titolari delle giostre che venivano installate in occasione della festa patronale di San Nicodemo.
L’operazione “Malea” deve il suo nome all’antico nome del piccolo centro ionico coinvolto nelle attività criminali della ‘Ndrangheta. Questo blitz rappresenta un duro colpo per l’organizzazione mafiosa, dimostrando l’efficacia della lotta alle attività illecite da parte delle forze dell’ordine, sia a livello nazionale che internazionale.
Il Procuratore Giovanni Bombardieri ha sottolineato l’importanza di quest’operazione nella continua lotta contro la criminalità organizzata, sottolineando come la cooperazione internazionale sia essenziale per contrastare le reti criminali che operano oltre i confini nazionali.
Le autorità prevedono che l’operazione avrà un impatto significativo sulla struttura della cosca di Mammola e sulle attività criminali collegate, e continueranno a perseguire con determinazione chiunque tenti di minare la sicurezza e la legalità nel territorio italiano e all’estero.