Operazione “Sartoria”: docente di Catanzaro patteggia condanna

Guardia di finanza, Procura di Catanzaro
Guardia di finanza, Procura di Catanzaro

Docente universitario e dirigente medico di Catanzaro patteggiano una condanna a 2 anni per frodi sanitarie, con confisca di oltre 215.000 euro in fondi illeciti sequestrati durante l’operazione ‘Sartoria’

Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catanzaro ha disposto una pena di 2 anni di reclusione (pena sospesa) nei confronti di un docente universitario dell’Università degli studi “Magna Graecia” di Catanzaro e dirigente medico dell’A.O.U. “Renato Dulbecco”, coinvolto nell’operazione “Sartoria”. Il provvedimento è stato emesso su richiesta delle parti, un accordo che ha portato alla definizione del procedimento penale attraverso il cosiddetto “patteggiamento”.

Oltre alla condanna penale, è stata disposta anche la confisca di oltre 215.000 euro, somma che era stata sequestrata nel luglio del 2024 in quanto ritenuta il provento di reati connessi alla condotta dell’imputato. Le accuse a suo carico comprendono diversi reati gravi, tra cui turbativa d’asta, corruzione, truffa aggravata ai danni dello Stato, falsificazione di atti pubblici, rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio ed emissione di fatture per operazioni inesistenti.

Questa vicenda processuale trae origine dall’operazione “Sartoria”, un’indagine condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Catanzaro, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Catanzaro. Le indagini sono state avviate nell’ambito di un ampio sforzo volto alla tutela della spesa pubblica, con un focus particolare sul settore sanitario, con l’obiettivo di contrastare le frodi ai danni dello Stato e l’illegale gestione delle risorse erariali.

L’operazione “Sartoria” ha portato alla luce un sistema di illecite pratiche all’interno del settore sanitario, dimostrando ancora una volta l’importanza del controllo e della vigilanza sulle risorse pubbliche destinate alla sanità, settore particolarmente vulnerabile a malversazioni e frodi. L’accordo di patteggiamento giunge a conclusione di una fase importante del procedimento, ma la confisca dei fondi, unitamente alla condanna penale, testimonia l’impegno delle autorità nel contrasto alla criminalità economica e alla tutela delle risorse pubbliche.

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