Lamezia Terme, 27 furti e danneggiamenti su auto in una sola notte: minorenne e 19enne individuati grazie a 180 ore di video e pedinamenti digitali nell’ambito dell’operazione ‘Shatter’
Due misure cautelari sono state eseguite dai Carabinieri della Compagnia di Lamezia Terme nell’ambito dell’operazione “Shatter”, che ha permesso di ricostruire un preoccupante quadro di reati predatori commessi nel cuore della città. Gli indagati, un diciannovenne di Curinga e un minorenne, sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di una lunga serie di furti e danneggiamenti su autovetture in sosta.
Le ordinanze – una di arresti domiciliari con braccialetto elettronico per il maggiorenne, l’altra di collocamento in una comunità ministeriale per il minorenne – sono state emesse rispettivamente dal GIP del Tribunale di Lamezia Terme e da quello del Tribunale per i Minorenni di Catanzaro, su richiesta delle competenti Procure.
Le indagini, avviate la notte tra il 28 febbraio e il 1° marzo 2025, sono partite dal fermo di un minorenne sospettato di aver commesso quattro furti di auto. L’evento ha fatto da innesco a un’intensa attività investigativa, condotta dal Nucleo Operativo e Radiomobile dell’Arma lametina, che ha permesso di far luce su ben 27 episodi criminali avvenuti tra il centro storico e il quartiere Sambiase. I reati accertati comprendono furti aggravati (consumati e tentati) e danneggiamenti, perpetrati con modalità simili e in concorso tra loro dai due giovani.
Fondamentale per il successo dell’inchiesta è stata l’analisi di oltre 180 ore di filmati provenienti da 45 impianti di videosorveglianza, pubblici e privati. Le registrazioni hanno consentito di ricostruire con precisione gli spostamenti degli indagati, tracciando un vero e proprio “pedinamento elettronico” che ha documentato le azioni compiute in un arco temporale che va dalle 20:30 del 28 febbraio alle 4:30 del giorno seguente.
Uno degli episodi più recenti contestati risale ad aprile: il danneggiamento aggravato di un’autovettura parcheggiata a Sambiase, alla quale erano stati forati tutti gli pneumatici. Anche in questo caso, le immagini delle telecamere hanno portato all’identificazione dei presunti responsabili.
Il coinvolgimento di un minore in reati di tale gravità ha sollevato l’attenzione delle autorità, che sottolineano la necessità di interventi tempestivi in contesti di marginalità sociale e povertà educativa, promuovendo politiche di prevenzione e reinserimento realmente efficaci.
L’Arma dei Carabinieri ha colto l’occasione per ringraziare i cittadini lametini, il cui spirito di collaborazione è stato decisivo: molti hanno messo a disposizione i propri sistemi di sorveglianza, contribuendo all’attività investigativa. I militari hanno inoltre rinnovato l’appello a osservare alcune buone pratiche preventive, come evitare di lasciare oggetti di valore nelle auto, soprattutto se in vista, per scoraggiare potenziali ladri.
I procedimenti penali a carico dei due indagati si trovano attualmente nella fase delle indagini preliminari. Si ricorda che, fino a eventuale condanna definitiva, vige la presunzione di innocenza.
L’operazione “Shatter” rappresenta un esempio concreto dell’efficacia delle sinergie tra indagini tradizionali, tecnologie avanzate e partecipazione civica nella lotta contro la microcriminalità urbana.
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