Parroco aggredito dopo la messa nel reggino

Parraco aggredito a Varapodio
Parraco aggredito a Varapodio

Il parroco, Don Giovanni Rigoli, 38 anni, è stato brutalmente aggredito da due individui al termine di una celebrazione eucaristica

VARAPODIO (RC), 16 GEN 2024- A Varapodio, nel Reggino, il parroco don Giovanni Rigoli, 38 anni, è stato brutalmente aggredito da due individui, i quali, dopo l’aggressione, si sono allontanati dalla scena del crimine. I motivi di questa violenta aggressione rimangono al momento oscuri, ma le autorità stanno attivamente conducendo indagini per identificare i responsabili e chiarire le circostanze che hanno portato a questo tragico episodio.

Il sacerdote, vittima di lesioni che hanno richiesto un immediato ricovero, è attualmente sotto cure mediche presso l’ospedale di Gioia Tauro. La gravità dell’aggressione ha suscitato sconcerto e preoccupazione nella comunità locale.

I carabinieri, incaricati di indagare sull’accaduto, stanno lavorando instancabilmente per gettare luce su questa spiacevole vicenda. L’identificazione dei colpevoli e la comprensione dei motivi alla base dell’aggressione sono fondamentali per far luce su questo oscuro episodio.

Monsignor Giuseppe Alberti, vescovo della Diocesi di Oppido Mamertina-Palmi, ha rilasciato una dichiarazione ufficiale in cui ha condannato con fermezza l’atto di violenza perpetrato contro don Giovanni Rigoli. Esprimendo la sua vicinanza al parroco ferito, monsignor Alberti ha dichiarato: “Siamo profondamente sconvolti per questo atto di violenza. Gli attacchi contro i membri del clero non solo feriscono la persona coinvolta, ma danneggiano anche la fede e la spiritualità della nostra comunità“.

Il vescovo ha continuato a sottolineare come certe azioni possano compromettere l’impegno spirituale individuale, mettendo in pericolo la fede che dovrebbe unire la comunità. “Quando permettiamo che simili azioni prevalgano”, ha avvertito monsignor Alberti, “rischiamo di invalidare la fede stessa che ci unisce“.

La comunità religiosa e la popolazione locale si uniscono nel condannare questa aggressione, sperando che giustizia sia fatta e che la fede e la sicurezza all’interno della comunità possano essere ripristinate.

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