Quattro scosse di terremoto nella notte tra cosentino e crotonese

Scossa di terremoto
Scossa di terremoto

Le scosse, con magnitudo variabile tra 2.0 e 2.8, hanno interessato Melissa, Umbriatico, Acri e Carfizzi nelle notte, tutte rilevate a diverse profondità senza provocare danni a persone o cose

Nella notte tra il 30 e il 31 maggio, la Calabria è stata interessata da quattro scosse di terremoto di lieve entità, rilevate dagli strumenti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). Fortunatamente, in nessuno dei casi sono stati segnalati danni a persone o cose.

La prima scossa, con una magnitudo di 2.0, è stata registrata poco dopo la mezzanotte, alle 00:12, con epicentro a Melissa, nella provincia di Crotone, e una profondità di 28 km. Solo tredici minuti dopo, alle 00:25, un secondo terremoto di magnitudo 2.3 ha colpito Umbriatico, sempre nel Crotonese, a una profondità di 16 km.

Successivamente, alle 00:38, una terza scossa di magnitudo 2.5 è stata rilevata nel Cosentino, con epicentro a 6 km a sud di Acri e una profondità di 12 km. La sequenza sismica si è conclusa con un quarto terremoto, di magnitudo 2.8, registrato a Carfizzi, nel Crotonese, a una profondità di 24 km.

Questo evento sismico si aggiunge a una serie di terremoti che recentemente hanno interessato la Calabria, incluso un terremoto di magnitudo 3.9 a Cirò Marina e successivi sismi minori a Melissa e Umbriatico. Questi fenomeni sottolineano l’importanza di una gestione multi-livello degli eventi emergenziali nella regione, per garantire la sicurezza e il pronto intervento in caso di necessità.

La sequenza sismica, pur essendo di bassa intensità, ricorda la vulnerabilità sismica della regione e l’importanza di una preparazione adeguata. La popolazione è invitata a seguire le indicazioni delle autorità competenti e a partecipare attivamente alle campagne di sensibilizzazione sulla prevenzione e la sicurezza sismica.

La Calabria continua a tremare, ma la prontezza delle istituzioni e la consapevolezza dei cittadini possono fare la differenza nella gestione di eventuali emergenze future.