Reggio Calabria, scoperta fabbrica di prodotti contraffatti

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Scoperto a Reggio Calabria un opificio clandestino con showroom per la produzione e vendita online di prodotti contraffatti: sequestro di centinaia di articoli con marchi falsi

Un’operazione della Guardia di Finanza ha portato alla luce un sofisticato laboratorio per la produzione e la vendita di prodotti contraffatti, nascosto all’interno di un garage trasformato in opificio artigianale, con tanto di showroom espositivo. Il blitz, coordinato dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, ha permesso il sequestro di materiale tecnologico e di centinaia di articoli recanti marchi falsificati di celebri brand internazionali.

L’indagine nasce da una sistematica attività di controllo economico del territorio condotta dal Comando Provinciale delle Fiamme Gialle, con particolare attenzione all’hinterland metropolitano. A insospettire gli investigatori è stato un profilo TikTok collegato a un sito web, sul quale venivano pubblicizzati articoli come cover per smartphone, cavi di ricarica e auricolari AirPods.

L’analisi dei contenuti ha rivelato una realtà ben più complessa: il gestore del sito disponeva di apparecchiature avanzate — tra cui stampanti 3D, plotter, presse a caldo, incisori laser e macchine da cucire e ricamo — utilizzate per produrre e personalizzare merce con loghi di Apple, Gucci, Dior, Nike, Louis Vuitton e altri noti marchi. Non mancavano nemmeno strumenti per la realizzazione di video promozionali, a dimostrazione di una strategia commerciale ben strutturata.

La successiva perquisizione ha confermato i sospetti: all’interno dei locali sono state trovate centinaia di custodie per smartphone e cinturini per smartwatch già contraffatti, tre paia di AirPods, 49 pellicole decorative (back skin) e circa 1.400 cover vergini, pronte per essere lavorate.

Il responsabile, attualmente indagato, è stato denunciato per contraffazione di marchi. La sua posizione è ora al vaglio dell’autorità giudiziaria, che valuterà eventuali ulteriori responsabilità.

L’operazione conferma l’impegno della Guardia di Finanza nel contrasto al commercio illecito e alla diffusione di prodotti non conformi agli standard di sicurezza, a tutela dei consumatori e del mercato legale. Un’azione che riafferma la necessità di vigilanza costante anche nel mondo digitale, dove l’industria del falso trova sempre nuove strade per colpire.