Riconsegnate tre antiche campane all’Arcidiocesi di Reggio Calabria

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I Carabinieri, riportano all’Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova tre preziose campane antiche, risalenti al cinquecento seicento ed ottocento, recuperate dopo decenni di assenza

Nel suggestivo contesto del Museo Diocesano “Monsignor Aurelio Sorrentino” a Reggio Calabria, il 24 novembre 2023, un momento storico si è verificato alle 11:30. In quella cornice, presieduta da Sua Eccellenza Arcivescovo Fortunato Morrone, Arcivescovo Metropolita di Reggio Calabria – Bova e Presidente della Conferenza Episcopale Calabra, il Capitano Giacomo Geloso, Comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Cosenza, insieme al Colonnello Cesario Totaro, Comandante del Comando Provinciale Carabinieri di Reggio Calabria, il Capitano Renato Puglisi, Comandante della Compagnia Carabinieri di Reggio Calabria, e il Tenente Pierantonio Tarantino, Comandante del Nucleo Operativo Ecologico di Reggio Calabria, ha restituito tre campane in bronzo di inestimabile valore storico e culturale.

Queste tre campane, risalenti al Cinquecento, Seicento ed Ottocento, provenienti da luoghi di culto di Reggio Calabria, erano andate disperse a seguito del devastante terremoto del 1908, che colpì le città di Reggio Calabria e Messina.

Il recupero delle campane è il frutto di una collaborazione senza precedenti tra i Reparti Speciali dell’Arma e l’Arma Territoriale. In particolare, il Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Cosenza, il Nucleo Operativo Ecologico di Reggio Calabria e la Stazione Carabinieri di Reggio Calabria Principale hanno giocato un ruolo chiave in questo importante successo.

La campana del Seicento è stata individuata dall’Arma di Reggio Calabria Principale, mentre le altre due, appartenenti al Cinquecento e all’Ottocento, sono state rinvenute durante un’operazione del personale del N.O.E. reggino in un opificio cittadino, appena prima di essere fuse. Entrambi i reparti hanno coinvolto il Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Cosenza, che, attraverso approfonditi accertamenti specialistici, acquisizioni informative e, soprattutto, grazie ai riscontri emersi nell’Archivio Diocesano di Reggio Calabria, è riuscito a ricondurre senza ombra di dubbio questi beni culturali a quelli dispersi durante il terremoto del 1908, che causò tante vittime nelle città coinvolte.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica reggina, hanno permesso di deferire una persona in stato di libertà per il reato di ricettazione e di recuperare i preziosi manufatti. Oltre a garantire il recupero e la preservazione delle tre campane, di inestimabile valore simbolico per la comunità religiosa reggina, queste attività hanno consentito la restituzione delle opere all’Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova, che le custodirà gelosamente all’interno del Museo Diocesano per le generazioni future.