Ritrovata una bomba a mano della Seconda Guerra Mondiale a Borgia

carabinieri artificieri
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Rinvenuta a Borgia una bomba a mano risalente al secondo conflitto mondiale: provvidenziale l’intervento degli artificieri dei Carabinieri per la bonifica del terreno

BORGIA (CZ), 16 APR 2025 – Durante normali lavori agricoli in un terreno di proprietà, un uomo ha rinvenuto un ordigno bellico risalente alla Seconda Guerra Mondiale: si trattava di una bomba a mano S.R.C.M. modello 35, uno dei dispositivi esplosivi in dotazione all’esercito italiano nel corso del conflitto.

Accortosi della possibile pericolosità dell’oggetto, l’agricoltore ha immediatamente allertato i Carabinieri della Stazione locale. Giunti sul posto, i militari hanno richiesto il tempestivo intervento degli artificieri antisabotaggio del Comando Provinciale di Catanzaro. Gli specialisti, una volta confermata l’identità e la pericolosità dell’ordigno, hanno provveduto alla bonifica dell’area e al successivo trasporto della bomba in una cava, dove è stata distrutta in sicurezza.

Secondo quanto riferito dagli artificieri, simili ritrovamenti non sono affatto rari. Ordigni e residuati bellici emergono spesso durante lavori agricoli, ristrutturazioni di vecchi edifici o a seguito di fenomeni naturali come mareggiate. Proprio recentemente, sempre nel catanzarese, è stata individuata una mina anticarro tedesca su una spiaggia.

Molti di questi manufatti esplosivi giacciono nascosti da decenni nelle campagne calabresi, retaggio di un passato bellico che ha visto numerosi armamenti abbandonati o sotterrati durante la ritirata delle truppe. In alcuni casi, i ritrovamenti venivano occultati dagli abitanti stessi per proteggerne il contenuto o per evitare che bambini e curiosi potessero ferirsi.

Gli esperti mettono in guardia: anche dopo oltre 70 anni, gli ordigni – se conservati in buone condizioni – possono essere ancora perfettamente funzionanti. Alcune bombe a mano, ad esempio, possono sembrare innocui contenitori metallici, ma in realtà nascondono un potenziale letale.

L’invito dei Carabinieri è chiaro: in caso di ritrovamento di oggetti sospetti, è fondamentale non toccarli e contattare immediatamente le Forze dell’Ordine. Solo gli artificieri possono intervenire in sicurezza, scongiurando il rischio di gravi conseguenze.

Segnalare tempestivamente la presenza di possibili residuati bellici è un gesto di responsabilità che può salvare vite.