Rubano cavi di rame, danneggiando la linea telefonica: due arresti a Lamezia

Lamezia Terme
Lamezia: rubano cavi di rame, due arresti

Arresto in flagranza ad opera degli Agenti della Polizia Stradale di Catanzaro e Lamezia Terme per il reato di furto aggravato, danneggiamento ed interruzione di pubblico servizio.

Nella mattina di sabato 2 febbraio 2019, durante un servizio di vigilanza stradale con mirati controlli alla circolazione effettuato lungo la Strada Statale 18, nel territorio del comune di Lamezia Terme, un equipaggio della Sezione  della Polizia Stradale di Catanzaro ha notato un furgone contromano, fermo a bordo strada.

Gli Agenti hanno visto due soggetti intenti a caricare, nel cassone del mezzo, un agglomerato di cavi per telecomunicazione, con evidenti segni di tranciatura, ed accanto al veicolo, hanno notato altre quattro matasse di cavi di rame, pronte per essere caricate.

I poliziotti, insieme a personale dell’Unità Operativa di polizia giudiziaria della Sottosezione Polizia Stradale di Lamezia Terme, nel frattempo giunto sul posto a seguito di richiesta di ausilio, hanno accertato che, nelle immediate vicinanze, erano stati abbattuti cinque pali in legno ed uno in resina, dai quali erano stati rimossi, complessivamente, circa 1500 metri lineari di cavo in rame, utilizzati per la linea telefonica di alcune aziende della zona industriale di Lamezia Terme (come riferito successivamente da un tecnico della Telecom, nella stessa mattinata, in effetti, si era registrata un’interruzione della linea telefonica su tutta la zona).

I sospetti, si sono riversati sui due soggetti controllati e a seguito di un’immediata perquisizione, a bordo del mezzo si è rinvenuta, tra i cavi appena caricati, una tronchesina verosimilmente utilizzata per il taglio degli stessi.

Dopo aver proceduto all’identificazione, i due soggetti, B.C. classe 1982 ed A.M. classe 1983, di etnia rom, entrambi di Lamezia Terme e con precedenti specifici, sono stati condotti presso gli Uffici della Polizia Stradale di Lamezia Terme dove, al termine degli accertamenti di rito, venivano dichiarati in arresto per i reati di furto aggravato, danneggiamento aggravato ed interruzione di pubblico servizio. I due  come disposto dal P.M. di turno, sono stati associati presso la casa circondariale di Catanzaro.