Se sei Bocelli ti puoi permettere il “lusso” di violare norme anti-Covid

Andrea Bocelli (fonte profilo pubblico facebook)
Andrea Bocelli (fonte profilo pubblico facebook)

Quanto ci è costato rimanere a casa nel periodo di lockdown? Quante persone si sono impegnate per garantire il benessere comune rispettando il decreto lanciato dal Governo #IoRestoaCasa? Tante, tantissime, quasi tutte. Il Paese non è mai stato così unito come in questa emergenza sanitaria. E chi non ha rispetto il decreto ha “pagato caro il prezzo” a livello sanitario (mettendo a rischio la propria salute e quella degli altri), e subendo anche sanzioni pecuniarie dalla cifra non indifferente. Eppure se sei Andrea Bocelli ti puoi permettere il “lusso” di violare le norme prescritte dal Governo.

La confessione pubblica di Bocelli

Un grande artista, un grande personaggio pubblico e una grande persona come Andrea Bocelli, dalla fama mondiale, ha dichiarato quest’oggi su Repubblica che durante il periodo di lockdown si è sentito “umiliato ed offeso per la privazione della libertà di uscire di casa senza aver commesso un crimine…”. E ha proseguito: “conosco un sacco di gente, ma non ho mai conosciuto nessuno che fosse andato in terapia intensiva, quindi perché questa gravità?”. Poi il tenore afferma ancora: “Devo confessare pubblicamente di aver disobbedito a questo divieto che non mi sembrava giusto e salutare!”

E così Andrea Bocelli, seppur si è dichiarato “lontano dalla politica” ha accettato l’invito ad andare in Senato per appoggiare il Convegno dei “Negazionisti del Covid” organizzato dall’onorevole Vittorio Sgarbi.

Al momento nessuna sanzione per il tenore

Prima cosa non è trapelata la notizia che il tenore italiano sia stato multato per questo suo gesto “irresponsabile” (almeno fino ad ora). Questo quindi un fatto discutibile, visto la confessione pubblica fatta dall’artista, a dispetto delle altre persone comuni e non che per essere usciti di casa durante il periodo di lockdown sono state multate con sanzioni amministrative fino a 3 mila euro.

“Il bene sta al male come il costruire sta al distruggere”

Seconda cosa chi si sarebbe mai aspettato un comportamento simile e delle dichiarazioni del genere da chi ha sempre professato l’amore per l’altro e l’impegno quotidiano per fare del bene?!

“Il bene sta al male come il costruire sta al distruggere. Costruire costa fatica e comporta abilità ben superiori a quelle che implica il distruggere”. Questa la didascalia del tenore italiano Andrea Bocelli sul suo profilo social facebook, in un post che lo ritrae insieme alla sua famiglia. Didascalia che adesso stonerebbe a cornice di questa sua recente “uscita pubblica”.

Ma se tutti si fossero comportati come il grande Andrea Bocelli a quanto ammonterebbero ad oggi le persone positive al Coronavirus?

E soprattutto c’è da dire che deve sentirsi estremamente fortunato il tenore italiano per non aver conosciuto nessuno che sia andato in terapia intensiva e, ancor più grave, nessuno che sia morto a causa del Coronavirus.

I dati in Italia del Ministero della Salute

Secondo l’ultimo aggiornamento del Ministero della Salute si contano 12.581 persone positive al Covid e 45 persone in terapia intensiva (e pensare che siamo nella fase 3).

Durante il periodo di lockdown i pazienti colpiti duramente dal Covid-19, ricoverati in terapia intensiva (alla data del 6 aprile 2020), erano 3 mila 898 persone. E sono decedute in Italia 35 mila e 107 persone, sempre secondo quanto annunciato dal Ministero della Salute.

Verso dove sta andando il senso comune e la politica

Oltre le tristi dichiarazioni di Bocelli, c’è da dire che la politica sta elaborando un gioco disfattista. Basti pensare a Sgarbi che organizza il già citato convegno dei “Negazionisti del Covid”.

Oppure ancora a Salvini che, in ritardo rispetto a Trump (che nel frattempo ha riformulato la sua tesi anti-mascherine) annuncia di non voler più indossare la mascherina.

Per non parlare del senso di leggerezza che c’è ora nell’aria, per cui secondo il senso comune siamo oramai fuori pericolo. Ovviamente si spera che si vada verso la fuoriuscita da una emergenza sanitaria epocale.

Ma se si prendono le cose con superficialità adesso, si rischia di andare a vanificare tutti i sacrifici che l’Italia, gli italiani, hanno compiuto fino ad ora, per cercare di fuoriuscire da una pandemia che ha colpito e segnato per sempre il mondo intero (e che sta preoccupando diversi paesi per il verificarsi di una seconda “ondata” di contagi).

Eppure secondo certi personaggi, secondo certi politici, l’incubo che abbiamo vissuto sembra già oltre le spalle, dimenticato.

C’è da dire invece che il virus è ancora tra noi e che la battaglia ancora non è finita. Se arriviamo a conclusioni del genere però, possiamo già dire in anticipo di aver perso.