Maxi sequestro di 1,5 tonnellate di novellame di sarda in Calabria: la Guardia di Finanza blocca un carico illegale diretto in Sicilia, prodotto dichiarato non commestibile e multa fino a 75.000 euro
Un imponente sequestro di 1,5 tonnellate di novellame di sarda è stato effettuato dalla Guardia di Finanza nell’ambito di un’operazione mirata al contrasto della pesca illegale. L’operazione è stata condotta dalla Sezione Operativa Navale di Reggio Calabria, con il supporto della Compagnia di Villa San Giovanni e dell’unità cinofila della Compagnia Pronto Impiego di Reggio Calabria, sotto il coordinamento del Reparto Operativo Aeronavale di Vibo Valentia.
Il carico illecito è stato scoperto a bordo di un autoarticolato pronto a imbarcarsi per la Sicilia. Gli agenti, dopo un’accurata attività di osservazione e indagine, hanno fermato il mezzo e, all’interno di sei grandi cassoni in plastica, hanno rinvenuto ben 262 cassette in polistirolo contenenti il cosiddetto “bianchetto” (sardina pilchardus). Secondo la normativa vigente, la pesca, il trasporto e la vendita di questa specie sono vietati per tutelare il ripopolamento marino.
Oltre al sequestro dell’intero carico, il conducente del mezzo è stato sanzionato con una multa fino a 75.000 euro. L’intervento ha anche sventato un serio rischio per la salute pubblica: il pesce sequestrato, infatti, è stato giudicato non commestibile dal medico veterinario e dichiarato inadatto al consumo umano. Se immesso sul mercato, avrebbe generato un profitto illecito stimato in oltre 30.000 euro, esponendo i consumatori a potenziali pericoli sanitari.
L’operazione si inserisce in un più ampio piano di controlli che proseguiranno nei prossimi giorni su tutto il territorio calabrese, sia in mare che a terra, per contrastare la pesca di frodo e tutelare l’ecosistema marino, la legalità del settore ittico e la salute dei cittadini. Indagini sono ancora in corso per risalire all’intera filiera illecita, dai pescatori fino ai potenziali acquirenti del prodotto sequestrato.