Sequestrati beni per 7 milioni di euro legati alla ‘Ndrangheta

Guardia di Finanza, Carabinieri, Reggio Calabria
Guardia di Finanza, Carabinieri, Reggio Calabria

Sequestrati beni a un imprenditore legato alla Cosca ‘Pesce’ di Rosarno, analisi delle operazioni ‘FAUST’ e ‘HANDOVER-PECUNIA OLET

ROSARNO (RC), 16 NOV 2023- Le Forze dell’Ordine, in collaborazione con la Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, stanno attuando un’importante operazione volta a contrastare le attività illecite legate alla criminalità organizzata nella regione. Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza e dei Carabinieri di Reggio Calabria, sotto la direzione del Dott. Giovanni Bombardieri della Direzione Distrettuale Antimafia, stanno dando esecuzione a un provvedimento emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale locale, che coinvolge il sequestro di beni.

Il provvedimento riguarda un imprenditore di Rosarno, affiliato alla nota cosca di ‘ndrangheta nota come “PESCE”. L’imprenditore, figura di spicco della consorteria criminale sin dagli anni ’80, è stato oggetto di indagini nelle recenti operazioni di polizia denominate “FAUST” e “HANDOVER-PECUNIA OLET”.

Nell’operazione “FAUST”, condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Reggio Calabria nel gennaio 2021, sono emerse diverse attività illecite della cosca Pisano, operante a Rosarno. Queste includevano il traffico di droga dal porto di Gioia Tauro verso varie regioni italiane e l’appoggio elettorale fornito dalla cosca Pisano a politici locali.

L’operazione “HANDOVER-PECUNIA OLET”, eseguita nel aprile 2021 dalla Guardia di Finanza e dal R.O.S. dei Carabinieri, ha rivelato un accordo che avrebbe consentito alla cosca “Pesce” di gestire in modo monopolistico settori redditizi della grande distribuzione alimentare e del trasporto merci su gomma.

L’imprenditore coinvolto avrebbe ideato un sistema di intestazioni fittizie per nascondere la sua posizione di reale proprietario dei beni illecitamente accumulati e per evitare provvedimenti patrimoniali. Un commercialista avrebbe fornito supporto cruciale, contribuendo con competenze contabili, societarie e fiscali per gestire questo modus operandi.

Attualmente, il soggetto è stato rinviato a giudizio per associazione di stampo mafioso e trasferimento fraudolento di valori aggravato dal metodo mafioso.

In seguito alle indagini, la Direzione Distrettuale Antimafia ha incaricato il Nucleo Polizia Economico Finanziaria/G.I.C.O. della Guardia di Finanza di svolgere un’indagine economica-patrimoniale contro il commercialista coinvolto. La pericolosità sociale del professionista è stata documentata, e l’indagine ha rivelato un patrimonio sproporzionato rispetto alla sua capacità reddituale.

Di conseguenza, la Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria ha emesso un provvedimento di sequestro di beni per un valore di circa 7 milioni di euro. Il sequestro riguarda l’intero compendio aziendale di una cooperativa agricola formalmente intestata a prestanome, terreni, un immobile adibito ad uso commerciale/industriale, fabbricati e risorse finanziarie.

Questa operazione testimonia l’impegno delle Forze dell’Ordine e della Procura Distrettuale nel contrastare l’accumulo illecito di patrimoni da parte delle consorterie criminali, al fine di ripristinare la legalità, proteggere l’impresa legale e garantire la trasparenza economica e finanziaria.

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