Sequestro di cocaina al porto di Gioia Tauro: intercettata una tonnellata di droga

Porto di Gioia Tauro (Calabria)
Porto di Gioia Tauro (Calabria)

Maxi-sequestro di cocaina a Gioia Tauro: bloccata una tonnellata di droga

GIOIA TAURO (RC), 28 MAR 2025 – Un’operazione congiunta della Guardia di Finanza di Reggio Calabria e dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha portato al sequestro di oltre una tonnellata di cocaina nel porto di Gioia Tauro. La sostanza stupefacente, del peso complessivo di 1.170 chilogrammi, avrebbe avuto un valore di mercato stimato in 187 milioni di euro.

La droga era abilmente occultata all’interno di un container proveniente da un porto del Brasile meridionale e destinato all’Italia. I trafficanti avevano nascosto i panetti di cocaina, suddivisi in mille unità, tra sacchi di materiale combustibile, tentando così di eludere i rigidi controlli doganali e di polizia che vengono regolarmente effettuati nello scalo calabrese.

L’operazione è stata il risultato di un’intensificazione delle attività di monitoraggio e controllo all’interno del porto, strategicamente progettata per contrastare il traffico internazionale di stupefacenti. Attraverso un’attenta attività di analisi dei rischi, gli investigatori hanno individuato e sottoposto a verifica 11 container sospetti, tutti provenienti dallo stesso porto brasiliano e destinati a una società con sede a Reggio Calabria, dopo uno scalo intermedio in Spagna.

Il sofisticato sistema di sicurezza adottato ha permesso di individuare la cocaina grazie all’uso di scanner radiogeni avanzati e all’impiego delle unità cinofile della Guardia di Finanza di Gioia Tauro. Il ritrovamento rappresenta uno dei più importanti sequestri effettuati nel porto negli ultimi dieci anni, evidenziando il ruolo cruciale dello scalo calabrese nella lotta al traffico di droga internazionale. Dall’inizio dell’anno, infatti, nel porto di Gioia Tauro sono state intercettate complessivamente oltre due tonnellate di cocaina.

Gli atti dell’operazione sono stati trasmessi alla Procura della Repubblica di Palmi, sotto la direzione del procuratore Emanuele Crescenti e del magistrato di turno, per le procedure di convalida e l’avvio di ulteriori indagini finalizzate a individuare i responsabili del traffico illecito.

Il sequestro rappresenta un nuovo, duro colpo ai sodalizi criminali che sfruttano le rotte marittime per l’importazione di droga in Europa, confermando l’importanza della costante vigilanza e del rafforzamento delle misure di sicurezza nei principali snodi logistici del Paese.

SEGUICI SUI SOCIAL: CALABRIA MAGNIFICA

leggi anche: ‘Ndrangheta e affari illeciti: sigilli a un’azienda di calcestruzzo