Serrao (I Quartieri): “Il grido di allarme del personale di Fondazione Betania”

Fondazione Betania
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“Alla fine il danno è stato fatto! L’avevamo denunciato molto tempo fa, nel disinteresse generale, nella superbia ostentata dell’ex assessore regionale Roccisano, nella superficialità del presidente della Regione Calabria Mario Oliverio e nella consueta distrazione dei vertici Asp di Catanzaro. Siete riusciti a mandare in crisi il settore welfare e socio sanitario, ma la cosa più grave aver rimesso in pericolo la vita sociale dei tanti dipendenti di Fondazione Betania, il “fiore all’occhiello” della città di Catanzaro, quando si parla di assistenza ad anziani e disabili.

Ma, la cosa che rende ancora più perplessi e che tutto accade nella distrazione totale, nessuno considera non solo l’importanza di Fondazione Betania nel settore in cui opera e, che la stessa è una realtà occupazionale nella città capoluogo. Una non considerazione che viene dai vertici regionali che gestiscono la sanità, che per una ragione non spiegabile, continuano a tenere al cappio – elemosinando le risorse – la malattia in quanto tale ed i tanti lavoratori di Fondazione Betania e, di tante altre realtà simili, dove però vige la regola del silenzio e dove, famiglie e lavoratori stessi non hanno cittadinanza e nemmeno riescono a evidenziare la loro ombra.

Solidarietà ed appoggio incondizionato ai lavoratori di Fondazione Betania che reclamano il pagamento delle mensilità arretrate e la regolarità retributiva. Vicini nella battaglia di dignità perché la Regione Calabria, con a capo il presidente Oliverio la smetta di continuare ad operare in modo ambiguo e familiaristico nel settore sanità, mentre in altri ambiti – la neo agenzia ArtCal – i cordoni della borsa sono liberi e non esistono vincoli di bilancio e ristrettezze economiche. Se questa è la politica del contenimento della spesa e della trasparenza invocata dal presidente Oliverio, stiamo messi male davvero, lo stesso danno che ci ha lasciato in dote la Roccisano – sparita dal circolo della “pietra di sale” –  e lo stesso grave danno che alimentano quanti, a tutti i livelli, di fronte al dramma ed AL GRIDO DI ALLARME DEI LAVORATORI DI FONDAZIONE BETANIA, TACCIONO PER STRATEGIA O PER DISINTERESSE.

Chi non è uso a tacere si ricorderà del silenzio strategico altrui e, soprattutto noi non vogliamo disperdere quel patrimonio – della città di Catanzaro – di professionalità ed umanità lungo oltre settant’anni che è e resta Fondazione Betania