Sospeso medico di Vibo per falsa perizia sulla cecità di una donna morta

scandalo medico a Vibo Valentia
scandalo medico a Vibo Valentia

Il perito medico, nominato dal giudice del lavoro accusato di falsificare una visita a una paziente deceduta da 19 giorni , per una procedura di riconoscimento di invalidità civile

Nella città di Vibo Valentia, uno scandalo legato a un medico ha scosso la comunità, portando alla luce una falsa perizia che ha avuto conseguenze gravi. La Squadra Mobile di Vibo Valentia ha eseguito una misura interdittiva nei confronti del medico responsabile, sospeso dall’esercizio di un pubblico ufficio, in seguito a un’ordinanza emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari.

La vicenda ha avuto origine da una denuncia presentata dalla Direzione Provinciale dell’INPS di Vibo Valentia, che ha segnalato al Procuratore della Repubblica Camillo Falvo una condotta dubbia del medico. Quest’ultimo era stato nominato perito dal Giudice del Lavoro presso il Tribunale di Vibo Valentia per valutare lo stato di invalidità civile di una donna, dichiarata cieca assoluta.

I sospetti sono sorti quando la documentazione processuale ha rivelato che la donna era deceduta ben 19 giorni prima della presunta visita del perito. In seguito a questa scoperta, il Pubblico Ministero ha richiesto al G.I.P. di Vibo Valentia di emettere una misura cautelare interdittiva contro il medico, che è stata eseguita il 16 dicembre dalla Squadra Mobile.

La misura interdittiva impone al medico la sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio di Consulente Tecnico d’Ufficio, vietando tutte le attività ad esso inerenti per sei mesi. Questo provvedimento è stato adottato per garantire l’integrità del procedimento e assicurare che i soggetti coinvolti siano sottoposti a indagini appropriate.

Si sottolinea che, in fase investigativa e dibattimentale, i provvedimenti adottati non implicano automaticamente la responsabilità degli indagati o imputati. Le informazioni sul procedimento penale sono fornite per chiarire la situazione attuale del procedimento e garantire il rispetto del diritto delle persone coinvolte di non essere considerate colpevoli fino a una sentenza o decreto penale di condanna definitivi.

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