Striscia la Notizia aggredita durante un’inchiesta a Lamezia Terme

striscia la notizia a lamezia terme
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Aggressione in comune a Lamezia: la troupe di Striscia la Notizia malmenata mentre documentava un abuso edilizio mai demolito

LAMEZIA TERME (CZ), 28 MAG 2025 – Un episodio allarmante si è verificato nei giorni scorsi nel cuore del Comune di Lamezia Terme, dove la troupe di “Striscia la Notizia” è stata vittima di un’aggressione durante la realizzazione di un servizio su una presunta costruzione abusiva. L’inviato Michele Macrì e i suoi collaboratori sono stati fisicamente aggrediti all’interno di un ufficio comunale mentre cercavano di ottenere risposte su una vicenda che solleva interrogativi inquietanti sull’efficacia delle istituzioni locali.

Il servizio, andato in onda lunedì 26 maggio su Canale 5, documenta una situazione di apparente illegalità: un edificio con ordinanza di demolizione risalente al 2019 è ancora in piedi, e al suo interno opera regolarmente un bar, nonostante un provvedimento di chiusura emesso nel 2022. Macrì e la sua troupe si sono recati sul posto per cercare chiarimenti, ma l’incontro con alcuni rappresentanti del Comune ha preso una piega violenta.

Le immagini trasmesse in prima serata non lasciano spazio a interpretazioni: una videomaker della redazione viene spintonata con forza contro una parete, mentre un dirigente comunale tenta di impedire le riprese e danneggia la strumentazione. In un’escalation di tensione, Macrì e l’operatrice vengono chiusi all’interno di un ufficio, mentre un secondo tecnico resta bloccato all’esterno. All’interno, viene distrutto un microfono professionale. Un’aggressione in piena regola, consumata in un luogo pubblico che dovrebbe rappresentare trasparenza e legalità.

Nel corso del servizio, l’inviato aveva posto domande precise: Perché l’edificio non è stato ancora demolito? Come può il bar continuare ad operare nonostante i divieti? Chi deve rispondere di questa inazione? Domande rimaste senza risposta, se non per le intimidazioni subite dai giornalisti.

L’episodio ha suscitato la reazione dell’associazione “Calabria Attiva”, che in una nota ufficiale ha condannato con fermezza il comportamento del funzionario coinvolto. “È inaccettabile – scrive il presidente Alex Truglia – che un dipendente pubblico arrivi ad aggredire chi esercita il diritto-dovere di informare. Episodi del genere minano la credibilità delle istituzioni e vanno affrontati con determinazione”.

L’associazione ha inoltre auspicato che vengano valutati provvedimenti disciplinari nei confronti del responsabile, sottolineando la necessità di salvaguardare la trasparenza dell’amministrazione pubblica e la dignità del lavoro giornalistico.

In un Paese democratico, la stampa deve poter operare liberamente e in sicurezza. Quanto accaduto a Lamezia Terme è un campanello d’allarme che non può essere ignorato.