Superbonus, maxi truffa da 5,5 milioni nel catanzarese

Guardia di Finanza
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Maxi truffa da 5,5 milioni di euro nel catanzarese: ente per l’assistenza a anziani e disabili indagato per indebita acquisizione di crediti Superbonus, sequestri e accuse di truffa aggravata ai danni dello Stato

BOTRICELLO (CZ), 10 GIU 2025 – Una presunta frode legata al Superbonus edilizio scuote la provincia di Catanzaro. Al termine di una complessa indagine condotta dalla Guardia di Finanza, su delega della Procura della Repubblica del capoluogo calabrese, sono finiti sotto inchiesta due soggetti ritenuti responsabili dell’indebita acquisizione di crediti d’imposta per un valore complessivo di circa 5,5 milioni di euro. Il provvedimento ha portato a un sequestro preventivo d’urgenza disposto dal Pubblico Ministero.

I due indagati sono il legale rappresentante e il tecnico responsabile dei lavori di un ente con sede a Botricello, operante nel settore dell’assistenza residenziale per anziani e persone con disabilità. Secondo gli investigatori, l’ente avrebbe usufruito delle agevolazioni previste dal “Superbonus 110%” senza possedere i requisiti previsti dalla legge.

Le indagini si sono concentrate su un’operazione di ristrutturazione avviata nell’estate del 2023 in un complesso edilizio nel Comune di Botricello, precedentemente utilizzato come villaggio turistico. L’immobile, acquistato dall’ente in condizioni di degrado strutturale, era stato oggetto di una serie di interventi edilizi per i quali erano state presentate pratiche e asseverazioni finalizzate all’ottenimento delle agevolazioni fiscali.

Tuttavia, le verifiche della Guardia di Finanza – in collaborazione con la Direzione Provinciale dell’Agenzia delle Entrate – hanno portato alla luce gravi irregolarità. Le autorità ipotizzano che né l’ente né l’intervento edilizio rispettassero i criteri soggettivi e oggettivi richiesti dalla normativa per accedere ai benefici fiscali previsti dall’articolo 110 del Decreto Legge 34/2020.

Il sequestro, finalizzato a evitare un danno erariale, è stato eseguito nei confronti di crediti d’imposta che sarebbero stati già oggetto di richiesta di compensazione. L’Agenzia delle Entrate ha contestualmente bloccato le erogazioni relative ai crediti segnalati.

Ai due indagati viene ora contestato il reato di truffa aggravata ai danni dello Stato, per l’indebito conseguimento di erogazioni pubbliche. L’inchiesta, attualmente nella fase delle indagini preliminari, dovrà ora affrontare il vaglio del contraddittorio processuale.

L’operazione conferma l’impegno delle autorità nel contrastare le frodi fiscali legate agli incentivi edilizi, strumenti pensati per rilanciare l’economia e migliorare il patrimonio immobiliare ma troppo spesso oggetto di utilizzi distorti.

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