Tra dolore e rinascita: l’Aquila ricorda il terremoto del 2009

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L’Aquila commemora il tragico terremoto del 2009, onorando le vite perdute, mostrando la solidarietà della comunità e riaffermando la determinazione nella ricostruzione

15 anni fa, un terremoto di 5,8 gradi Richter ha colpito L’Aquila, scatenando un’apocalisse nella notte tra il 5 e il 6 aprile 2009. La sua furia ha raso al suolo gran parte del centro storico della città e numerosi paesi circostanti, segnando la vita di migliaia di persone. Il bilancio è stato tragico: 309 morti, 1.600 feriti di cui 200 in condizioni gravi e decine di migliaia di sfollati. L’intero Centro Italia ha tremato, con le onde sismiche che hanno raggiunto persino Napoli. Il piccolo paese di Onna ha subito le conseguenze più devastanti, con il 70% delle sue abitazioni distrutte dall’evento tellurico.

Immediatamente dopo il sisma, le operazioni di soccorso sono state avviate con determinazione. Volontari provenienti da ogni parte d’Italia si sono riversati ad aiutare, affiancando i vigili del fuoco e la protezione civile. Miracoli si sono compiuti sotto le macerie: persone come Marta Valente, studentessa di Medicina di Bisenti, Eleonora Calesini di Mondaino e Maria D’Antuono di Tempera sono state estratte vive dopo ore di angoscia. I feriti sono stati trasportati negli ospedali di varie città, da Avezzano a Roma, mentre nomi noti dello sport e del giornalismo hanno perso la vita, tra cui giovani talenti come Lorenzo Sebastiani e Lorenzo Cini, e intere famiglie come quella di Giustino Parisse, capo della redazione locale del quotidiano ‘il Centro’, che ha perso i suoi due figli e il padre nel crollo della loro casa a Onna.

Quindici anni dopo quel tragico evento, L’Aquila si è unita in commemorazioni per onorare la memoria delle vittime. Una fiaccolata è stata il momento culminante delle manifestazioni, seguendo giorni di mostre ed eventi culturali. La messa in suffragio per i 309 morti è stata celebrata nella chiesa di Santa Maria del Suffragio, mentre cerimonie e deposizioni di corone di fiori si sono susseguite durante la giornata, coinvolgendo diverse istituzioni e associazioni locali. L’invito a illuminare una candela e metterla fuori dalla finestra è stato esteso a tutto l’Abruzzo, un gesto semplice ma significativo per ricordare coloro che non sono più con noi a causa di quel tragico evento.