Si finge carabiniere e tenta di truffare un’anziana con la scusa di un finto incidente: arrestato a Orsomarso un 51enne napoletano grazie al tempestivo intervento dei Carabinieri
ORSOMARSO (CS), 6 GIU 2025 – Ancora una volta, la tempestività e l’efficacia dell’Arma dei Carabinieri hanno impedito che una truffa ai danni di un’anziana andasse a segno. Mercoledì pomeriggio, a Orsomarso, piccolo centro della provincia di Cosenza, i militari della Compagnia di Scalea – sotto il costante coordinamento della Procura della Repubblica di Paola – hanno bloccato e arrestato in flagranza un 51enne della provincia di Napoli, colto sul fatto mentre tentava di raggirare una donna di 91 anni.
Il piano truffaldino è scattato con una telefonata anonima all’anziana, in cui un uomo si è spacciato per un maresciallo dei carabinieri. Con tono concitato, l’interlocutore ha riferito che il figlio della donna aveva provocato un grave incidente a Scalea e che, per evitare guai giudiziari, sarebbe stato necessario versare la somma di 8.000 euro in contanti, oltre a oggetti in oro.
La trappola, però, non è andata a buon fine. La figlia e il nipote dell’anziana, insospettiti dalla dinamica e consapevoli dei frequenti tentativi di truffa ai danni degli anziani, hanno subito avvisato i Carabinieri. Le forze dell’ordine hanno attivato un dispositivo d’intervento composto da pattuglie in borghese e mezzi di servizio, appostandosi nelle vicinanze dell’abitazione.
Nel frattempo, l’uomo al telefono – con una strategia ben collaudata – ha tenuto impegnata l’anziana per oltre due ore, raccomandandole ripetutamente di non riagganciare e spiegandole come consegnare il denaro e i gioielli alla persona che si sarebbe presentata a breve alla porta.
Poco dopo, l’uomo incaricato del ritiro, un 51enne campano, si è effettivamente presentato davanti al cancello. Ma ad attenderlo c’erano i Carabinieri, che lo hanno bloccato e condotto in caserma. È stato arrestato in flagranza con l’accusa di tentata truffa aggravata.
L’operazione conferma l’impegno costante dell’Arma nella tutela delle fasce più vulnerabili della popolazione, e l’importanza di segnalare immediatamente situazioni sospette. Grazie al sangue freddo dei familiari e alla rapidità dell’intervento, questa volta la truffa è stata sventata prima che si potesse consumare.
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