Unical Cosenza: quasi 2020 ed ancora razzismo

Università della Calabria
Università della Calabria

Proprio cosi. Siamo vicino al nuovo anno, il 2020, nel ventunesimo secolo ed esistono ancora episodi di razzismo. Il resto del mondo è ormai multiculturale. Le più grandi città europee sono ormai multiculturali. Non esistono più le distinzione di razza. Non sarebbero mai dovute esistere già da principio.

” Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.” cita l‘Articolo 3 della Costituzione italiana.Dunque anche l’Italia dovrebbe essere un Paese multiculturale. Anche l’Italia dovrebbe varcare questa invalicabile soglia. Purtroppo però ci sono ancora paesi, cittadine e persone che che non considerano tutto ciò. Non considerano che quanto ritengono di più ripugnante non sono altro che altre persone come loro.

L’Università della Calabria , a Cosenza,è considerata tra gli Atenei maggiori in Calabria. La cultura, si dice, è l’unico strumento per riuscire superare stereotipi e pregiudizi di vario tipo, tra i quali il razzismo. Ma, paradossalmente, sembra surreale quanto è successo in questo luogo di educazione, insegnamento e cultura.

Le mura del dipartimento di Matematica e Informatica, infatti, sono state imbrattate con delle infelici scritte razziste. E non si tratta solo di razzismo, ma anche di inciviltà. I responsabili non sono stati identificati ed intanto docenti e studenti si stanno impegnando per cancellare quelle ingiurie con pennellate di pittura.

” Non voglio neanche leggere cosa abbiano scritto, il loro gesto è semplicemente brutto. Mi auguro che le telecamere abbiano inquadrato gli imbrattatori, e che si possano avviare azioni per stroncare il malcostume. [..] Ringrazio il servizio di manutenzione e gli operai per il loro pronto intervento e ringrazio anche le studentesse e gli studenti, le colleghe e i colleghi che – visto quanto stava accadendo – hanno voluto testimoniare da che parte stanno.” ha dichiarato il direttore Greco in attesa che si faccia chiarezza sulla vicenda.