Vendita Mps, oltre 10 miliardi a carico dei contribuenti

Giuseppe Mussari (fonte: Sienanews)

Pare che siano in corso delle trattative che riguardano il Mps e la sua vendita. Il governo italiano è pronto a offrire altri 5 miliardi per arrivare alla conclusione dell’operazione finanziaria. Infatti, nei corridoi del ministero del Tesoro, voci sempre più insistenti annunciano una trattativa avviata con la banca di Jean Pierre Mustier.

Nella fattispecie, il ministero del Tesoro e la Unicredit stanno parlando del futuro di Mps il che non sarebbe neanche una novità.

Roberto Gualtieri conferma alcune voci: “Stiamo lavorando e abbiamo lavorato per sostenere e rafforzare questa banca, definendo un percorso di rilancio con la commissione europea, che passerà anche per una operazione di fusione con un partner sufficientemente forte da consentirle un futuro, un percorso che può prendere diverse forme, seguiamo gli sviluppi tenendo fermo l’obiettivo strategico di rilancio” dell’istituto di credito che dovrà arrivare a “camminare sulle proprie gambe”.

Poco tempo fa è avvenuta la nomina dell’ex ministro del Tesoro Piercarlo Padoan alla presidenza di Unicredit. Questo aveva fatto intuire di prossime operazioni speculative tra le due banche.

Padoan è stato infatti il promotore del salvataggio del Mps nel 2016, facendo intervenire lo Stato con una partecipazione del 68%. Dopo l’annuncio le azioni Mps hanno avuto un’impennata notevole al contrario di quelle di Unicredit.

Ricordiamo che il disastro del Mps risale al 2007 dopo l’acquisizione di Antonveneta. A dirigere l’operazione c’era Giuseppe Mussari, catanzarese di nascita, anche presidente dell’associazione bancaria italiana. Mussari fu condannato a 7 anni di reclusione per l’operazione finanziaria.

Mps: chiesti 8 anni per ex presidente Giuseppe Mussari

Il salvataggio del Mps ha cifre oltre i sei zeri

Il Mps attualmente è invendibile, ma con l’intervento dello stato potrà risultare appetibile sul mercato. Ma tra l’intervento statale, i risarcimenti danni, i crediti fiscali e la gestione degli esuberi, la cifra ai danni degli italiani è da capogiro.

Se l’operazione tra le due banche andrà in porto significa che ai contribuenti italiani l’operazione sarà costata oltre i 10 miliardi di euro.