Vibo Valentia, raffica di misure preventive nel mese di giugno: 16 DASPO ‘fuori contesto’, 6 divieti di accesso alla movida, 10 avvisi orali, un foglio di via e 3 richieste di sorveglianza speciale
Nel mese di giugno 2025, l’intensificazione dei servizi di controllo del territorio nella provincia di Vibo Valentia, unita all’attività investigativa della Squadra Mobile, ha portato all’adozione di numerose misure di prevenzione nei confronti di soggetti ritenuti socialmente pericolosi. Gli interventi, coordinati dal Questore Dr. Rodolfo Ruperti e istruiti dalla Divisione Anticrimine, si inseriscono nell’ambito della strategia preventiva volta a contrastare comportamenti criminali prima che si traducano in reati.
I numeri dell’azione preventiva
Nel dettaglio, nel solo mese di giugno sono stati emessi:
- 16 provvedimenti di divieto di accesso alle manifestazioni sportive (DASPO “fuori contesto”), ai sensi della legge 401/1989. I destinatari di questi provvedimenti sono soggetti già condannati in via definitiva per reati legati agli stupefacenti e deferiti per rissa e porto abusivo di armi. Il DASPO è stato applicato per evitare che queste persone potessero prendere parte a eventi sportivi, potenzialmente turbandone l’ordine pubblico.
- 6 provvedimenti D.A.C.UR. (Divieto di Accesso a determinate aree urbane), previsti dal decreto legge 14/2017, che vietano l’accesso e il transito in locali di pubblico intrattenimento in specifiche aree della città. Queste misure hanno colpito alcuni soggetti coinvolti in una rissa avvenuta ad aprile scorso durante la movida nel centro cittadino di Vibo Valentia.
- 10 avvisi orali, notificati a individui considerati socialmente pericolosi, con l’invito a modificare la propria condotta in base a quanto previsto dal Codice Antimafia (D.L. 159/2011). L’obiettivo è quello di prevenire recidive o comportamenti che possano sfociare in attività criminali.
- 1 foglio di via obbligatorio, con divieto di ritorno nel comune di Vibo Valentia, emesso nei confronti di un soggetto denunciato dai Carabinieri per una truffa ai danni di un’anziana.
- 3 proposte per l’applicazione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, misura di prevenzione personale che prevede specifiche limitazioni per soggetti considerati a rischio.
La prevenzione come strumento di sicurezza
Il bilancio di giugno conferma la linea intrapresa dalla Questura: un’attività di prevenzione concreta e capillare, che mira a presidiare il territorio e a scoraggiare condotte antisociali. Le misure adottate si inseriscono in un più ampio disegno di sicurezza urbana, volto a tutelare la collettività attraverso un’attenta valutazione dei comportamenti a rischio e un pronto intervento delle forze dell’ordine.
LEGGI ANCHE: Controllo del territorio durante le festività nel catanzarese