Violenza sulle donne: dove sono le istituzioni pubbliche di notte?

maltrattamenti anziani
maltrattamenti anziani

Nella serata di ieri, alle ore 19,30 circa, dall’associazione Astarte (associazione di promozione sociale che si occupa del contrasto della violenza sulle donne) sono partiti un assistente sociale e un avvocato per dare il loro contributo ad una donna di 77 anni di Squillace (CZ) che ha riferito di aver subito violenza, una volta effettuato l’accesso al cosiddetto “Codice Rosa”.

Per chi non lo sapesse il “Codice Rosa” è un percorso speciale di accesso al pronto soccorso riservato a tutte le vittime di violenza, in particolare donne, bambini e persone discriminate.

E per chi non lo sapesse, il Pronto Soccorso dell’Ospedale “Pugliese Ciaccio” di Catanzaro, ha attivato qualche anno fa un Protocollo di Intesa con diverse associazioni del territorio, tra cui anche l’associazione Astarte.

Un “118 del sociale”

In questo modo si è potuto dare vita ad un “118 del sociale” attivo 24 ore su 24. Per intervenire sin da subito a supporto della donna vittima di violenza. Per poi sostenerla nelle altre fasi di tutela e protezione (personale, legale, economica ecc.). Come quella della denuncia alle Forze dell’Ordine e l’eventuale collocazione nella Casa Rifugio di Astarte. O, in alternativa in atri Centri Antiviolenza e Case Rifugio, qualora i posti riservati alle donne vittima di violenza non siano disponibili nell’immediatezza.

Il Caso di questa notte

Nel caso di stanotte (l’intervento di Astarte si è concluso alle ore 2,20 circa) la donna, in stato confusionale, ha dichiarato di essere stata picchiata e spinta dalle scale da parte di alcuni componenti della propria famiglia.

Il personale dell’associazione Astarte ha richiesto a questo punto l’intervento dei Carabinieri per raccogliere la denuncia. I Carabinieri di Catanzaro anziché arrivare sul posto hanno preso contatti telefonici con i parenti della vittima e con i colleghi di Squillace (luogo in cui il fatto è accaduto).

I parenti non ne hanno voluto che sapere della povera donna.

Il problema della collocazione temporanea della donna

A questo punto sorge il problema della collocazione temporanea della signora. E sì perché si ricorda che la vittima di violenza ha 77 anni e che di conseguenza necessita di una struttura sociosanitaria adeguata e di un personale adeguato, con la presenza di un infermiere e di un Oss (operatore sociosanitario).

Astarte non si dovrebbe occupare del caso della signora, poiché di età superiore ai 65 anni, fascia di età massima dell’utenza che può essere accolta dall’associazione. Eppure continua ad essere di supporto della donna e cerca di mettersi in rete con le istituzioni pubbliche per risolvere la situazione.

“Le istituzioni pubbliche di notte non esistono”

E qui si verifica un fatto gravissimo, un fatto purtroppo non isolato ma che si è ripetuto nel corso del tempo come hanno dimostrato i fatti di cronaca che si sono susseguiti.

Il fatto gravissimo che si è verificato è stata l’assenza e la disponibilità delle istituzioni pubbliche che, a detta del Presidente dell’associazione Astarte, la dottoressa Maria Grazia Muri, dopo un certo orario “smettono di funzionare”, “non esistono”.

La soluzione di Astarte

L’associazione Astarte alla fine, come in ogni intervento, è riuscita a trovare la soluzione. Grazie ad una rete sì, ma una rete fatta di soggetti privati. La signora di 77 anni è stata trasportata con la Croce Bianca di Gimigliano (CZ), in una struttura privata fuori città che è stata capace di accogliere la donna di notte.

C’è bisogno di un lavoro di rete con i soggetti pubblici efficiente

Il punto è che tutti i casi di violenza non possono passare esclusivamente da Astarte. C’è bisogno di un lavoro di rete efficiente che possa mettere in perfetta sinergia gli operatori di terzo settore e di volontariato con gli operatori delle istituzioni pubbliche. Perché il fenomeno della violenza sulle donne non rispetta gli orari d’ufficio, non rispetta le festività e le domeniche. Il fenomeno della violenza sulle donne è un fenomeno che va combattuto con ogni mezzo possibile “in qualsiasi momento”. E non si può essere da soli in questa battaglia.

(Leggi anche: Spicca l’intervento tempestivo del centro anti-violenza “Astarte” ; Violenza sulle donne: “Simona” è un piacere risentirti)