Vogliono uccidere Gratteri? Rafforzata la sua scorta

Nicola Gratteri
Nicola Gratteri

Il procuratore Nicola Gratteri ancora sotto scorta dopo oltre trent’anni. Un mese fa, un’intercettazione svela: “È un morto che cammina”. Secondo gli inquirenti, i boss hanno già ingaggiato il killer.

L’EDITORIALE – Le indagini sembrano aver già scoperto il piano per un nuovo attentato ai danni di Nicola Gratteri, il capo Procuratore della Repubblica di Catanzaro, costretto a vivere sotto scorta da oltre trent’anni.

Le informazioni che trapelano indicano che gli investigatori sono già a conoscenza del coinvolgimento di un sicario incaricato di compiere l’omicidio.

Ma ciò che preoccupa maggiormente sono i presunti mandanti di questa minaccia. Non si tratterebbe di un singolo clan, ma di un sistema complesso che intreccia la massoneria con la criminalità organizzata, che si sente sempre più stretto tra le maglie delle due Direzioni Distrettuali Antimafia, soprattutto dopo le indagini come quella intitolata “Rinascita Scott”.

L’obiettivo dietro questo nuovo progetto di attentato sarebbe duplice: creare una minaccia reale e concreta oppure utilizzarla per cercare di far trasferire magistrati scomodi per motivi di sicurezza. Questa sarebbe la trama che si sospetta dietro l’organizzazione di questo attentato.

Di conseguenza, le misure di sicurezza intorno al procuratore capo di Catanzaro sono state rafforzate: veicoli corazzati al posto delle normali auto blindate, sorveglianza intensificata, percorsi pianificati attentamente e dispositivi di protezione potenziati. Il livello di allerta intorno al procuratore capo è stato elevato.

Come misura precauzionale, tutti gli impegni che avrebbero comportato la presenza del procuratore in luoghi o situazioni potenzialmente pericolose sono stati cancellati, incluso ogni incontro pubblico.

Sembra che la terra stia tremando e l’onda della malavita sembri tornare a crescere in modo prepotente. Tuttavia, noi resistiamo. “Ci teniamo saldi alla terra, con i piedi ben piantati nella sabbia”, cercando di non essere travolti da questa “grande onda” che genera molta paura.

Credo che sia proprio questa splendida terra, ora più che mai risvegliata nel segno della legalità e della giustizia, che stia spaventando i clan della ‘ndrangheta. Essi si sentono minacciati nel consolidamento del loro potere e cercano disperatamente di ripristinare il loro dominio.

Calabria Magnifica.it si schiera al fianco di Nicola Gratteri e di tutti quei magistrati, agenti delle forze dell’ordine, politici, giornalisti e uomini di buona volontà che credono nella forza dell’onestà e vogliono sradicare la ‘ndrangheta e la mafia. Come suggeriva Falcone, se consideriamo la mafia come un fenomeno umano, essa ha un principio, un’evoluzione e quindi può avere anche una fine.