Allarme sicurezza lavoro in Calabria: 10.270 infortuni segnalati nel 2022

EDILIZIA 2
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CATANZARO, 6 DIC 2023 – Una seria e urgente allerta è stata lanciata oggi a Catanzaro, in occasione della presentazione del report d’indagine conclusivo del progetto “Informare, prevenire, salvaguardare”. I dati emersi mettono in luce una situazione estremamente critica per la sicurezza sul lavoro in Calabria nel corso del 2022.

Secondo il rapporto, nel corso dell’anno scorso sono stati segnalati un totale di 10.270 infortuni sul lavoro nella regione, con conseguenze devastanti sia per i lavoratori che per l’economia locale. La maggior parte di questi incidenti, precisamente 7.575, ha interessato il settore dell’industria e dei servizi, seguiti da 1.691 in sanità e assistenza sanitaria sociale, 596 nell’agricoltura e 2.099 tra i dipendenti statali.

I dati riguardanti le malattie professionali sono altrettanto preoccupanti, con 2.148 segnalazioni nel 2022. Di queste, 1.737 sono state registrate nel settore dell’industria e dei servizi, 76 in sanità e assistenza sanitaria sociale, 383 nell’agricoltura e 27 tra i dipendenti statali.

Il report d’indagine è stato presentato durante un evento a Catanzaro, a cui hanno partecipato figure di spicco come Angelo Sposato, segretario generale Cgil Calabria, Vincenzo Amaddeo, direttore regionale vicario Inail, Giovanni Aristippo, coordinatore regionale patronato Inca, Fabio Manca, consulente medico patronato Inca Nazionale, Sonia Romeo, sovrintendente sanitaria regionale Inail, Sara Palazzoli, presidenza patronato Inca nazionale.

Vincenzo Amaddeo ha sottolineato l’importanza del progetto “Informare, prevenire, salvaguardare” come veicolo per costruire una cultura della prevenzione e per sviluppare reti di rapporti, specialmente con il patronato, al fine di agire sinergicamente.

Dall’analisi del rapporto emerge una situazione allarmante per la salute nei luoghi di lavoro in Calabria. Angelo Sposato ha evidenziato la vecchiaia e la precarietà della regione, con un’età media nel lavoro pubblico di dieci anni superiore alla media europea. Il blocco del turn over, l’allungamento dell’età pensionistica e la precarietà del lavoro sono temi critici che stanno contribuendo all’aumento esponenziale delle patologie professionali.

Sposato ha sottolineato la necessità di un grande investimento sulla sicurezza del lavoro e sulla tutela individuale della salute per invertire questa tendenza preoccupante. La regione deve affrontare in modo urgente i problemi legati al blocco del turn over, alle assunzioni nella pubblica amministrazione e alla fuga dei giovani, che contribuiscono in modo significativo al deterioramento delle condizioni di lavoro e alla crescita degli incidenti sul lavoro e delle malattie professionali. La Calabria, ha concluso Sposato, ha bisogno di un piano di azione coordinato e mirato per garantire un ambiente di lavoro sicuro e sano per tutti i suoi cittadini.