Il report Excelsior fotografa un mercato del lavoro in ripresa: turismo e agricoltura trainano la domanda, ma in Calabria mancano figure qualificate, soprattutto tra i giovani.
In Calabria il mercato del lavoro è in fermento: da maggio a luglio 2025 sono previste oltre 45.000 opportunità di impiego, secondo quanto riportato dal Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Un dato che segna un incoraggiante +12% rispetto allo stesso periodo del 2024.
Turismo e servizi guidano la ripresa in Calabria
A spingere la domanda occupazionale sono soprattutto i settori del turismo, del commercio, dell’agricoltura e dei servizi alla persona. In vista dell’estate, le imprese cercano quasi 15.000 nuovi lavoratori, con una netta crescita delle offerte per camerieri, addetti alla ristorazione, operatori turistici e commessi.
Il comparto agricolo si conferma un altro pilastro dell’occupazione stagionale, grazie alle campagne di raccolta e alla costante richiesta di manodopera stagionale.
Opportuntià di lavoro in Calabria: le figure più richieste
Il bollettino Excelsior evidenzia le professioni più ricercate nei prossimi mesi: addetti alla ristorazione; commessi e personale di vendita; operai agricoli stagionali; autisti e magazzinieri e tecnici specializzati in ambito informatico e amministrativo.
Una domanda variegata che mostra la vivacità del mercato del lavoro regionale, ma anche la necessità di competenze specifiche.
Giovani e competenze: il nodo da sciogliere
Nonostante le numerose opportunità, quasi un’impresa su due (43%) segnala difficoltà nel reperire personale qualificato, soprattutto tra i giovani. Le principali cause? Scarsa esperienza e mancanza di competenze tecniche.
Per questo, Unioncamere lancia un appello: rafforzare i percorsi formativi e l’orientamento scolastico, puntando su corsi tecnici e professionali legati alle esigenze del territorio. Una sfida fondamentale per colmare il divario tra domanda e offerta di lavoro e valorizzare il potenziale occupazionale della regione.
La Calabria si trova dunque davanti a un bivio: sfruttare l’ondata positiva del mercato oppure rischiare di frenare la crescita per carenza di figure adeguate. Il futuro passa anche (e soprattutto) dalla formazione.
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