Aeroporti calabresi nel caos: lavoratori Sacal denunciano un ambiente ostile, tagli al personale, precarietà decennale e promesse disattese su sicurezza e infrastrutture
I lavoratori degli aeroporti di Lamezia Terme, Crotone e Reggio Calabria lanciano un nuovo allarme sulle condizioni lavorative all’interno degli scali calabresi. A farsi portavoce delle loro denunce è il Movimento politico Nuova Genesi, che ha raccolto l’appello dei dipendenti delle società S.A.CAL. S.p.A. e S.A.CAL. GH S.p.A., affidatarie della gestione aeroportuale nella regione.
Denunce di malessere e clima ostile
Secondo quanto dichiarato dai lavoratori, il personale in servizio è diminuito drasticamente negli ultimi anni: dai 175 dipendenti del 2019 si è passati a 144 nel 2023, con un calo del 18%. Un dato che preoccupa, soprattutto se si considera che, nello stesso arco temporale, il costo complessivo del personale è rimasto praticamente invariato.
Ma a pesare maggiormente, denunciano i dipendenti, è il clima di lavoro deteriorato, segnato da “atteggiamenti discriminatori, ostili e vessatori” da parte delle due società. Alcuni episodi avrebbero avuto conseguenze legali, con dipendenti trascinati in tribunale. Il TAR si è già espresso contro presunte clausole discriminatorie. Il malcontento è stato portato anche all’attenzione del presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ma – secondo i lavoratori – senza ottenere risposte concrete.
Proteste e rivendicazioni sindacali
Nel marzo 2025 alcuni sindacati hanno organizzato un sit-in per denunciare il mancato rispetto delle norme di sicurezza, la precarietà del personale stagionale e l’assenza di investimenti nelle infrastrutture. L’iniziativa ha fatto seguito a uno sciopero avvenuto l’anno precedente e a numerose richieste rimaste disattese.
I sindacati chiedono un cambiamento radicale: maggiore attenzione alla sicurezza nei luoghi di lavoro, un ambiente professionale più sereno e il rispetto delle normative vigenti. In particolare, sottolineano la necessità di stabilizzare i lavoratori stagionali, molti dei quali operano in condizioni di incertezza da oltre dieci anni.
Traffico passeggeri: crescita modesta, aspettative in bilico
I dati sui passeggeri forniti da Assaeroporti sembrano smorzare gli entusiasmi: tra il 2019 e il 2024, l’incremento complessivo nei tre aeroporti è stato di appena 97.760 unità, pari a un +2,7%. In particolare, lo scalo di Lamezia ha subito una contrazione dell’8,9%, mentre Reggio Calabria ha registrato un leggero aumento.
Sebbene il 2025 sia partito con segnali incoraggianti sul fronte del traffico aereo, i lavoratori restano cauti. Ritengono che, senza un deciso intervento infrastrutturale – a partire dalla tanto attesa nuova aerostazione di Lamezia Terme – non sia possibile immaginare un reale rilancio del sistema aeroportuale calabrese. Il timore è che le promesse politiche restino, ancora una volta, sulla carta.
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