Catanzaro rischia il naufragio turistico

Porto di Catanzaro 3
Porto di Catanzaro 3

Caos Pontili a Catanzaro: diportisti e operatori del mare in allarme per la mancata concessione alla Carmar

L’EDITORIALE – Un fulmine a ciel sereno ha colpito la comunità nautica di Catanzaro: la mancata proroga della concessione alla ditta Carmar per la gestione dei pontili rischia di compromettere la stagione turistica 2025 e generare ricadute pesanti sull’economia locale. È quanto denuncia con forza l’associazione APS Amici del Porto di Catanzaro, che in un comunicato dai toni accesi lancia un appello urgente alla politica cittadina e annuncia un’azione legale contro il Comune.

Dopo mesi di interlocuzioni e rassicurazioni ricevute dall’amministrazione comunale, l’associazione si dice ora “tradita” da una decisione inattesa e inspiegabile: non rinnovare per i prossimi due anni la concessione a Carmar, azienda che da tempo gestisce i pontili del porto turistico. Una scelta che, secondo quanto riferito, è stata motivata dalla volontà dell’ente pubblico di riconsiderare in autonomia l’uso dello specchio d’acqua, anche in seguito a un ricorso al TAR da parte del concessionario.

Un colpo alla stagione turistica e all’economia del mare

Le ricadute della decisione sarebbero immediate e gravi. Circa 170 diportisti che da oltre due anni e mezzo ormeggiano le proprie imbarcazioni ai pontili di Catanzaro si trovano oggi senza un’alternativa concreta, con il rischio concreto di dover spostare le barche a proprie spese, senza avere a disposizione altri ricoveri adeguati. Una situazione che colpisce anche le aziende del settore nautico e del noleggio, già alle prese con gli investimenti effettuati per prepararsi alla stagione.

Nel mirino anche la sorte dei quattro dipendenti della Carmar, padri di famiglia il cui futuro occupazionale appare oggi incerto. “In un momento così difficile dal punto di vista economico, sia a livello nazionale che globale, non possiamo permetterci di spegnere un motore vitale dell’economia cittadina”, sottolinea l’associazione.

Dalla protesta all’azione legale

L’APS Amici del Porto di Catanzaro non intende restare a guardare. A tutela dei propri soci, ha già incaricato l’avvocato Francesco Pitaro di notificare un atto di diffida al Comune, riservandosi di agire per vie legali al fine di ottenere un risarcimento. L’associazione, che si dichiara unita e pronta alla mobilitazione, chiede un confronto immediato tra le parti per trovare una soluzione che consenta almeno la continuità dell’attività per la stagione ormai imminente.

La città è (ancora) una città di mare?

Ironica e amara la riflessione conclusiva del comunicato: “Catanzaro si vanta di essere città di mare, affacciata sullo Ionio e insignita per il secondo anno consecutivo della Bandiera Blu… ma poi chiude le porte a chi quel mare lo vive e lo fa vivere”. Una provocazione che punta a stimolare la politica locale a non disattendere le promesse fatte e a mettere in campo soluzioni concrete, prima che il danno diventi irreparabile.

Nel frattempo, diportisti, operatori e appassionati del mare attendono risposte. E, se necessario, sono pronti a far sentire la loro voce anche nelle sedi giudiziarie.