Confesercenti Catanzaro, Chirillo: “Questa manovra non ci soddisfa” (VIDEO)

Si è tenuta questa mattina, giovedì 3 gennaio 2019, la conferenza stampa programmatica del presidente di Confesercenti Catanzaro, Francesco Chirillo, presso la sede associativa del capoluogo. Un appuntamento pensato per delineare la rotta dell’associazione nel nuovo anno e analizzare il complesso scenario politico ed economico che coinvolge la Calabria e l’intero Paese.

Al centro dell’incontro, una riflessione approfondita sul contesto locale e regionale, sulle conseguenze della Manovra di bilancio appena approvata e sulle prospettive future per imprese e territori. Chirillo ha posto l’accento su tre parole chiave che, a suo avviso, dovrebbero guidare ogni intervento istituzionale: “Normalità, certezze e semplificazione”. Tre richieste che rappresentano la base per sostenere concretamente chi genera occupazione sul territorio, ovvero le piccole e medie imprese.

Il presidente non ha nascosto però le criticità che ostacolano tali obiettivi. In Calabria, ha sottolineato, “manca una guida politica autorevole ed efficace”. Un vuoto istituzionale accentuato dalle note vicende giudiziarie che hanno coinvolto gli ultimi due presidenti regionali, “uno condannato e in carcere, l’altro sottoposto a obbligo di dimora”. A questa assenza di leadership locale, secondo Chirillo, si aggiunge la scarsa incisività dei parlamentari calabresi, incapaci di portare al Governo l’urgenza strutturale che travolge la regione, ormai definita “il Sud del Sud”.

La Manovra, giudicata “recessiva”, alimenterebbe un clima di incertezza, specie per il commercio, minacciato dalla possibile attivazione delle clausole di salvaguardia e dal conseguente aumento dell’Iva: una vera e propria “spada di Damocle” per famiglie e imprese.

Nonostante il senso di isolamento denunciato – “ci sentiamo completamente soli” – Chirillo ribadisce la determinazione degli imprenditori calabresi a reagire. Ma avverte: il rilancio non può poggiare solo sulle iniziative individuali. Serve una visione strategica complessiva e, soprattutto, “uno scatto di dignità e orgoglio”, per dimostrare che la Calabria può e deve essere governata dai suoi cittadini.