Con il decreto 24 dicembre 2021, n.221 è abitudine oramai (anche se fa un po’ strano) veder controllato il nostro Super Green Pass (che si ottiene con ciclo vaccinale completato o guarigione) anche per un semplice caffè al bancone del bar. Da due giorni a questa parte, il 20 gennaio per l’esattezza, è partito l’obbligo di mostrare il Green Pass anche per chi vorrà recarsi dal parrucchiere (salone di bellezza, estetista e tatuatore).
A partire dall’1 febbraio 2022 anche tutte le altre attività commerciali dovranno effettuare il controllo del certificato verde per far accedere i propri clienti. Nella giornata di ieri il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha firmato decreto in cui si indicano tutte le attività che restano esenti dall’effettuare questo tipo di controllo.
Trascorse le prime due giornate lavorative con questa nuova disposizione per quanto riguarda questo settore, abbiamo deciso di intervistare un dipendente di un salone di bellezza, per avere un punto di vista diretto. Non volendo che diventi un articolo pubbliredazionale, abbiamo deciso di mantenere l’anonimato, e del salone di bellezza e del dipendente. Quest’ultimo lavora all’interno di un salone di bellezza di Catanzaro Lido e useremo dunque un nome di fantasia per intervistarlo: Lorenzo!
Dal 20 gennaio 2022 parte per voi lavoratori l’obbligo di controllare i Green Pass. Tu Lorenzo ti occupi anche dell’accoglienza dei clienti all’interno del salone. Com’è il lavoro con questa nuova disposizione?
“Considerando che già prima era previsto un altro tipo di controllo, quello della temperatura, all’accesso, la modalità di lavoro non è cambiata poi così tanto, è cambiato solo il mezzo di controllo. Il cliente arriva, controlliamo il suo Green Pass e lo accogliamo nel nostro salone”.
Come hanno reagito i vostri clienti a questa nuova disposizione?
“Devo dire che le reazioni variano a seconda della fascia di età del cliente. I clienti più anziani sono quelli che più sul serio hanno preso la nuova disposizione. Li vedo mentre preparano il loro certificato verde, rigorosamente cartaceo ancora prima di suonare alla nostra porta”.
Poi abbiamo invece i clienti di mezza età: loro sono quelli più ironici! Quando chiedo loro il Green Pass rispondono che non lo hanno con un sorrisetto. Io di tutta risposta in maniera ironica dico loro di non poter entrare se non hanno il Green Pass e allora poi mostrano il certificato, rigorosamente dal loro smartphone”.
Molte persone, abituate oramai a dover far controllare i loro Green Pass, lo salvano sui propri smartphone nelle maniere più disparate: c’è chi addirittura lo ha salvato sul proprio smartphone come screensaver. Nel vostro salone Lorenzo hai notato qualche modo bizzarro di mostrare il Green Pass?
“Il 21 gennaio una cliente è entrata nel nostro salone mentre stava parlando al telefono. Io le ho fatto segno di dovermi mostrare il Green Pass per poter accedere ai servizi. Con un gesto la cliente mi ha mostrato la cover del suo telefono. Le ho scansionato così il suo certificato sul retro del suo telefono, senza che lei abbia dovuto interrompere la telefonata!”.
Ironia a parte (tua e dei tuoi clienti), c’è stato un cliente che hai dovuto mandare via perché non provvisto di Green Pass?
“Sì. È successo sempre il 21 gennaio! Il secondo giorno in cui per noi lavoratori con la nuova normativa è diventato obbligatorio controllare il Green Pass per far accedere i nostri clienti. Una cliente è arrivata e le ho chiesto di mostrarmi il suo Green Pass. Lei ha riferito di non averlo! Insisteva sul fatto che a partire dal primo febbraio entrasse in vigore l’obbligo di mostrare il Green Pass nelle attività. Io ho riferito alla cliente che l’obbligo per i parrucchieri fosse scattato a partire dal 20 gennaio. A questo punto la cliente ha rimproverato il fatto di non averla avvisata nel momento in cui ha preso con noi l’appuntamento.
Io le ho risposto dicendole che c’è una normativa di riferimento e che questa nuova disposizione comunque fosse su tutti i giornali e telegiornali in radio e televisione. E ho poi aggiunto che se non avesse fatto vaccino, tampone nelle ultime 48 ore, o guarita da Covid, con Green Pass valido, non avrei potuto farla entrare. La cliente a quel punto è andata via!
Un’ultima domanda Lorenzo per te: una volta che il cliente ha fatto accesso nel vostro salone, qual è il suo stato d’animo?
“Nel nostro salone si è sempre mantenuta la dovuta distanza, in un clima che sia il più possibile sereno per i nostri clienti. Però devo dire che da quando effettuiamo il controllo dei Green Pass i nostri clienti si sentono più al sicuro!”.
Ringraziamo Lorenzo per il tempo che ci ha concesso e auguriamo a lui e al suo staff buon lavoro, in sicurezza!
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