Il mistero della selezione interna: infermiera diffida l’A.O.U. “Renato Dulbecco”

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Infermiera, ospedale, sanità (archivio)

Infermiera in limbo: il caso della selezione ‘Fantasma’ presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Mater Domini, oggi nota come Renato Dulbecco.

Nel cuore della vicenda lavorativa di una infermiera catanzarese si cela un enigma avvolto nel silenzio della selezione interna presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Mater Domini, oggi nota come Renato Dulbecco. Una partecipazione datata 2021, ma a tre anni di distanza, il velo dell’incertezza persiste, dando vita a un caso legale che potrebbe riservare sorprese.

La protagonista di questa storia, una devota infermiera, ha affidato al noto avvocato Francesco Pitaro la missione di far valere le sue ragioni in merito all’inspiegabile mancanza di comunicazioni sulla selezione interna a cui ha preso parte. L’avvocato Pitaro ha notificato un atto di diffida all’A.O.U. “Renato Dulbecco”, gettando luce su una vicenda che sembra contraddire i principi e le regole stesse della selezione interna.

Secondo l’atto redatto dall’avvocato Pitaro, la lavoratrice è un membro serio e dedicato del personale infermieristico dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Mater Domini, attualmente Renato Dulbecco. La vicenda prende avvio dalla delibera N. 801 del 21 dicembre 2020, con la quale l’Azienda ha lanciato un avviso interno per la selezione di incarichi di organizzazione, compresi quelli relativi alle posizioni organizzative e alle funzioni di coordinamento.

La lavoratrice, dotata dei requisiti richiesti, ha partecipato all’avviso per l’incarico di organizzazione nell’unità operativa di Chirurgia generale, Endocrina e Apparato digerente. A distanza di tre anni, l’esito della procedura è ancora avvolto nel mistero, a differenza di tutte le altre selezioni interne che hanno già visto l’assegnazione degli incarichi.

L’avvocato Pitaro sottolinea che la condotta dell’Azienda è “manifestamente contra ius ed illogica”, poiché ha emesso l’avviso per la selezione e l’affidamento dell’incarico senza giungere a una conclusione concreta. L’infermiera, con un curriculum ricco di competenze e una considerevole esperienza professionale, ha tutto il diritto di conoscere l’esito della selezione e di ricevere il riconoscimento che merita.

La diffida presentata dall’avvocato Pitaro all’A.O.U. “Renato Dulbecco” sottolinea l’urgenza di concludere la selezione entro sette giorni dal ricevimento dell’atto. Nel caso in cui l’Azienda non dovesse rispondere entro il termine stabilito, si minaccia il ricorso alle vie legali per far valere i diritti della lavoratrice. L’avvocato Pitaro, a nome della sua assistita, chiede non solo la definizione della selezione ma anche l’attribuzione dell’incarico di organizzazione nell’unità operativa di Chirurgia generale, Endocrina e Apparato digerente.

Il destino di questa infermiera catanzarese pende ora dalle decisioni dell’A.O.U. “Renato Dulbecco”, mentre l’opinione pubblica rimane in attesa della risoluzione di un mistero che coinvolge il cuore stesso del mondo sanitario.

La redazione di Calabria Magnifica ha abbracciato con profondo interesse questa vicenda, impegnandosi a seguirne gli sviluppi e a portare alla luce ogni dettaglio che possa gettare luce sul mistero della selezione interna presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria “Renato Dulbecco”.

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