L’olio extra vergine tra equilibrio economico e eccellenza gustativa

olio exstravergine di oliva
olio exstravergine di oliva

Tra dignità aziendale, sfide di mercato e l’arte di calibrare i costi: la complessa equazione del prezzo giusto per l’olio extra vergine di oliva nell’attuale scenario economico

In un panorama in cui la domanda cruciale è “Quale è il prezzo giusto per l’olio extra vergine di oliva?”, il Consorzio dell’olio di Calabria Igp si trova a rispondere con la sua prospettiva unica. Questa domanda, che si fa sempre più pressante tra i consumatori, si inserisce in un contesto di significativa crescita del settore, reso possibile dai notevoli risultati ottenuti in termini di qualità e comunicazione.

“Per determinare il prezzo adeguato per l’olio extra vergine di oliva, è essenziale condurre calcoli accurati, studiare il target di clientela, applicare incrementi appropriati e istruire i consumatori sull’utilizzo funzionale del prodotto”, afferma il sito “Teatro Naturale”, specializzato in agricoltura, alimentazione e ambiente. La questione del prezzo, dopo quella relativa al rendimento delle olive, si posiziona come la seconda domanda più frequente in questo periodo.

La risposta a questa interrogativo, tuttavia, è tutt’altro che semplice. Come sottolineato dal Consorzio guidato da Massimino Magliocchi, determinare il costo dell’olio richiede un approfondimento dettagliato, prendendo in considerazione una vasta gamma di fattori, tra cui costi amministrativi, agricoli, di marketing e gestionali.

In un contesto in cui gli aumenti sono all’ordine del giorno, la situazione diventa sempre più complessa. Teatro Naturale evidenzia che attualmente c’è un’attenzione particolare ai prezzi praticati dalla Grande Distribuzione Organizzata (GDO), la quale controlla gran parte del mercato. In risposta a un cambiamento nei consumi, la GDO ha trasformato l’olio extravergine da prodotto comune a prodotto premium, stabilendo prezzi intorno ai 13-14 € al litro, aprendo così un nuovo mercato. Questa mossa, sottolinea lo studio, ha creato opportunità significative sul mercato, rendendo chiaro che il prezzo non può essere l’unico elemento discriminante nella vendita dell’olio.

Per il Consorzio, è essenziale aggiornare i prezzi dell’olio per garantire una remunerazione equa alle aziende, incentivare la produzione e non limitarsi a seguire il trend della GDO. La qualità, sottolinea il Consorzio, è sempre il valore distintivo che ripaga a lungo termine. In questo periodo particolare, l’olio con un prezzo vicino a quello della GDO potrebbe non essere sufficiente; è necessario trovare un equilibrio che valorizzi il lavoro svolto e la qualità del prodotto senza compromettere la competitività sul mercato.

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