Catanzaro, una città a vocazione turistica? E anche marina? Vedremo…
Il porto di Catanzaro si appresta a una trasformazione epocale, almeno sulla carta. Questa mattina, nella sala convegni della Camera di Commercio di Catanzaro, si è tenuto l’incontro “Il nuovo porto di Catanzaro, il capoluogo che salpa”, un titolo che suona ottimistico, ma che lascia aperte molte domande. Tra i presenti, il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, il sindaco Nicola Fiorita, l’assessore Giusi Iemma, l’ingegnere Giovanni Laganà e Silvio Falcone di KPMG.
Grande assente dell’incontro? Il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, il cui nome era ben evidenziato nel programma dell’evento ma che ha preferito disertare. Coerenza istituzionale? Lasciamo giudicare ai lettori.
Porto di Catanzaro, un progetto ambizioso… ma a chi il compito di realizzarlo?
Il nuovo porto prevede 403 posti barca, 8 pontili galleggianti, un pontile fisso a semicerchio e nuove strutture per migliorare i servizi. L’obiettivo dichiarato è trasformarlo nel più importante porto turistico della Calabria, ma, come sempre, l’ambizione va di pari passo con le difficoltà burocratiche e finanziarie. L’investimento totale è di 31 milioni di euro, tra fondi pubblici e risorse private, e il tempo stimato per la realizzazione è di due anni. Ma chi metterà i soldi mancanti? Il sindaco Fiorita spera di trovare un partner privato disposto ad assumere la concessione e finanziare la restante parte dell’opera. Un’impresa non da poco, considerata la travagliata storia del porto.
Sinergie istituzionali e qualche stoccata politica
Filippo Mancuso ha tenuto a precisare che Catanzaro non è stata trascurata dalla Regione: «Si accusa il governatore Occhiuto di aver ignorato il capoluogo, ma i fatti dicono altro: 12 milioni per lo stadio, 12 per il porto, 4 per il lungomare e altre risorse stanziate. Non penso che le altre città abbiano avuto tanto quanto Catanzaro». Insomma, la Regione c’è e ci tiene, anche se il suo presidente ha preferito non presenziare.
Il sindaco Fiorita, dal canto suo, ha definito il porto “la più grande sfida della nostra amministrazione”, sottolineando che si tratta di un’opera che cambierà il volto della città e non solo del quartiere marinaro. L’ingegnere Laganà ha illustrato nel dettaglio il progetto, mentre Silvio Falcone di KPMG ha presentato il piano economico-finanziario.
Un porto tra storia e incognite future
La storia del porto di Catanzaro è costellata di ritardi, problemi burocratici e vicende legali. Dai primi lavori degli anni ’60 ai recenti sequestri dei pontili, il percorso è stato tutto fuorché lineare. Il completamento dell’opera è stato più volte annunciato e mai realizzato. Questa volta sarà diverso? Riusciranno i nostri eroi a portare a termine un’opera ferma da decenni? Lo scopriremo solo vivendo… e monitorando attentamente il cronoprogramma dei lavori.
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