Tari, arriva lo sconto per le famiglie a basso reddito

Rifiuti, Tari
Rifiuti, Tari

Dopo oltre cinque anni di attesa, il bonus sociale rifiuti diventa realtà: sconto del 25% sulla Tari per le famiglie in difficoltà, in vigore dal 28 marzo

Dopo oltre cinque anni dalla sua introduzione, il bonus sociale rifiuti e Tari sta finalmente per diventare operativo. Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (Dpcm) ha definito i principi e i criteri per la sua applicazione, aprendo la strada all’intervento dell’Arera (Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente), che dovrà stabilire le modalità di attuazione.

Cos’è il bonus sociale rifiuti?

Il bonus sociale rifiuti è un’agevolazione economica introdotta nel 2019, che garantirà una riduzione del 25% sulla Tari (tassa sui rifiuti) o sulla tariffa corrispettiva per il servizio di gestione dei rifiuti urbani. L’obiettivo è sostenere le famiglie in difficoltà economica, analogamente a quanto già previsto per le bollette di luce, gas e acqua.

Chi può beneficiarne?

Il bonus spetta ai nuclei familiari con un ISEE fino a 9.530 euro, soglia che sale a 20.000 euro per le famiglie con almeno quattro figli a carico. Il Dpcm, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, entrerà in vigore il 28 marzo, ma l’effettiva applicazione del bonus dipenderà dai provvedimenti attuativi dell’Arera, attesi nei prossimi mesi.

Come verrà finanziato?

Per coprire gli oneri del bonus, l’Arera dovrà istituire una componente perequativa, applicata a tutte le utenze (domestiche e non domestiche). Inoltre, l’Autorità potrebbe introdurre meccanismi di gradualità per un periodo di dodici mesi, al fine di rendere meno impattante l’applicazione delle agevolazioni sulle tariffe generali.

Cos’è la Tari e chi deve pagarla?

La Tari è l’imposta destinata a coprire i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. È dovuta da chiunque occupi un immobile, indipendentemente dalla quantità di rifiuti effettivamente prodotti. Il calcolo della Tari si basa su una quota fissa e una variabile, determinate in base alle caratteristiche dell’immobile e del nucleo familiare.

Esenzioni e riduzioni

Sono esentate dal pagamento alcune categorie di locali, tra cui:

  • Aree condominiali comuni non utilizzate in via esclusiva (androne, scale);
  • Cantine, terrazze e balconi;
  • Locali non suscettibili di produrre rifiuti per particolari condizioni.

I Comuni possono inoltre applicare riduzioni per:

  • Abitazioni con un solo occupante;
  • Immobili utilizzati solo stagionalmente;
  • Residenti all’estero per oltre sei mesi all’anno;
  • Fabbricati rurali ad uso abitativo;
  • Utenti che praticano il compostaggio domestico.

Con l’entrata in vigore del bonus sociale rifiuti, molte famiglie in difficoltà potranno finalmente ottenere un alleggerimento sulla spesa per la gestione dei rifiuti. Resta ora da attendere l’intervento dell’Arera per definire le modalità di richiesta e applicazione dell’agevolazione.