Parcheggi negati e multe a sorpresa: la beffa per il personale del Pugliese Ciaccio
A Catanzaro, il presidio ospedaliero “Pugliese Ciaccio” rappresenta non solo un punto di riferimento per la salute pubblica, ma anche un simbolo evidente dell’incuria amministrativa e della scarsa attenzione verso chi ogni giorno vi opera con dedizione. E non si tratta solo delle difficili condizioni di lavoro, ma anche di un problema apparentemente banale ma cruciale: il parcheggio.
L’area circostante l’ospedale è da sempre teatro di un traffico caotico e congestionato, un problema mai seriamente affrontato dalle amministrazioni comunali che si sono succedute nel tempo. Il personale sanitario, quello che ogni mattina deve entrare in corsia per occuparsi di emergenze, terapie intensive e reparti affollati, è costretto a una lotta quotidiana per trovare un posto dove lasciare l’auto. Un’odissea che può durare fino a un’ora prima dell’inizio del turno, tra giri infiniti e parcheggi improvvisati.
Eppure, un parcheggio multipiano comunale attivo h24 esiste. Un’ottima struttura, con circa 80 posti auto di cui 3 riservati alle persone disabili. Sarebbe un’ottima risorsa per chi deve accedere all’ospedale, ma paradossalmente prima di garantire spazi ai dipendenti, si è pensato all’utenza. Nulla da obiettare sul servizio ai cittadini, ma sarebbe stato logico destinare prioritariamente delle aree a chi ogni giorno deve assicurare il funzionamento della struttura ospedaliera.
A rendere ancora più amara la situazione, in questi giorni il personale sanitario ha dovuto fare i conti con un altro colpo basso: multe a raffica da parte della Polizia Locale, inviata direttamente all’interno dell’ospedale per “ristabilire l’ordine” nei parcheggi. E tutto questo senza alcun preavviso, senza neanche un avviso formale che informasse i dipendenti di una stretta sui parcheggi. Dopo ore in corsia, dopo turni massacranti, infermieri e operatori sanitari si sono ritrovati con verbali sul parabrezza delle loro auto. Una beffa ingiustificabile.
Non è solo una questione di multe, ma di rispetto. La direzione sanitaria ha scelto di agire in modo autoritario, senza dialogare con il personale, senza offrire alternative. E mentre gli infermieri arrancano per trovare posto, scopriamo che circa 50 parcheggi sono stati sottratti per lavori di ristrutturazione o, peggio ancora, destinati a figure “privilegiate” come la direzione sanitaria e i manutentori. Per loro le sbarre si alzano automaticamente, mentre chi lavora in emergenza ed urgenza è costretto a elemosinare un posto auto.
E ancora: spazi sottratti per fare garage che, chissà perché, sembrano restare inutilizzati. Altri posti cancellati per la mancata ricostruzione del cosiddetto “muro della vergogna”, sostituito da un’area verde (sintetica) con alberi (speriamo almeno veri). E mentre le guardie, i manutentori e altri “eletti” godono di parcheggi riservati, gli infermieri continuano a subire un trattamento indegno. LEGGI ARTICOLO DEDICATO: L’evoluzione di Catanzaro: addio al muraglione. Spazio a nuovi orizzonti?
L’episodio delle multe senza preavviso è la goccia che fa traboccare il vaso. Un vero e proprio atto di prepotenza, una mancanza di rispetto verso chi garantisce la tenuta del sistema sanitario locale. Se la direzione sanitaria aveva davvero a cuore l’ordine e la sicurezza dei parcheggi, avrebbe dovuto prima pensare a soluzioni concrete per il personale, invece di scaricare il problema sulla Polizia Locale.
A Catanzaro si parla spesso di sanità, di emergenze e di carenze strutturali. Ma quando si tratta di risolvere i problemi quotidiani di chi la sanità la fa funzionare, si preferisce girare la testa dall’altra parte. Questo non è solo un disagio per il personale sanitario, è un segnale di disinteresse e di scarsa organizzazione che va denunciato. Perché se chi salva vite ogni giorno deve iniziare il turno con una multa in tasca, qualcosa non va. E qualcuno deve assumersene la responsabilità.
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