L’EDITORIALE: riscoprire il potenziale turistico della Calabria

Calabria, Porto Kaleo, Isola Capo Rizzuto
Calabria, Porto Kaleo, Isola Capo Rizzuto

Una questione di mentalità e di leggi

Cari lettori di Calabria Magnifica, voglio condividere con voi un acceso dibattito che ho trovato sul gruppo Facebook “Catanzaro è la mia città” riguardo alla durata della stagione turistica qui in Calabria. Da tempo sostengo che la nostra terra potrebbe vivere di turismo da maggio fino a ottobre, e mi sono reso conto di non essere l’unico a pensarla così.

Ho letto vari commenti che riflettono l’opinione contrastante di diverse persone. Fabrizio ha esortato a prendere esempio da coloro che credono ancora nel fascino del nostro territorio, ma ha anche criticato la chiusura prolungata degli stabilimenti nel quartiere Lido di Catanzaro, mettendo in relazione tale pratica con la mancanza di turisti. Umberto ha evidenziato la breve durata del periodo lavorativo degli stabilimenti balneari e il conseguente lamento per i guadagni limitati. Salvatore, con una certa durezza, ha stigmatizzato l’idea di mantenere aperti gli stabilimenti fuori stagione, sostenendo che comporterebbe costi eccessivi e dipendenza dallo Stato.

La replica di Maria ha sottolineato l’importanza di mantenere aperti gli stabilimenti anche oltre settembre, se si vuole attirare più turisti. Salvatore ha ribadito che le tasse rimarrebbero uguali, nonostante l’apertura a settembre, e che sarebbe solo un modo per riempire le casse comunali senza reale beneficio per gli imprenditori.

La discussione si è poi spostata sulle leggi e le regolamentazioni. Daria ha menzionato una normativa che impone la chiusura, mentre un altro commento ha sottolineato la necessità di un cambiamento di mentalità, poiché la visione limitata può influenzare negativamente i servizi turistici.

Carla ha suggerito che le concessioni dovrebbero prevedere l’obbligo di rimanere aperti fino a fine settembre, mentre Gabriele ha portato l’esempio del modello turistico della Riviera Romagnola, dove la stagione turistica è più lunga. Sara ha infine evidenziato una specifica normativa che richiede la chiusura degli stabilimenti in caso di mareggiate, suggerendo che la questione non sia completamente nelle mani dei gestori.

Sognando una stagione estesa, realizzando una Calabria Magnifica

L’argomento che si è sviluppato sui social merita un’analisi più dettagliata e un approfondimento adeguato. Il dibattito infuocato su questa questione evidenzia una chiara necessità di adottare un approccio più dinamico e progressista per capitalizzare appieno il patrimonio turistico della nostra regione.

È innegabile che la Calabria sia una terra intrisa di fascino e bellezza, con un potenziale turistico inesplorato che spazia dalle incantevoli coste alle ricchezze storiche e culturali del suo entroterra. Ma, la mancanza di un’estensione della stagione turistica ha frenato la possibilità di sfruttare appieno tali risorse.

Per realizzare il sogno di una Calabria che sia una meta turistica ambita per una stagione più lunga, dobbiamo adottare un approccio olistico. Ciò implica la necessità di politiche di turismo e sviluppo specifiche, che tengano conto non solo delle esigenze dei visitatori ma anche della sostenibilità ambientale e della preservazione del patrimonio culturale locale. È imperativo che le autorità locali e gli imprenditori del settore turistico collaborino strettamente per sviluppare strategie mirate, che vadano al di là della mera stagione estiva e consentano di sfruttare appieno il nostro clima favorevole e le bellezze naturali anche durante i mesi di primavera e autunno.

Inoltre, la revisione delle normative attuali è cruciale per consentire una maggiore flessibilità agli operatori del settore turistico, favorendo la possibilità di estendere l’offerta turistica ben oltre il consueto periodo estivo. Dovrebbero essere considerati incentivi fiscali e agevolazioni per coloro che scelgono di rimanere aperti durante i mesi di bassa stagione, allo scopo di stimolare e supportare la crescita di un turismo più sostenibile e a lungo termine.

È fondamentale incoraggiare una mentalità aperta al cambiamento e all’innovazione, affinché gli imprenditori locali possano abbracciare nuovi modelli di business e servizi che soddisfino le esigenze di un turismo più diversificato e sofisticato. Dobbiamo superare la mentalità tradizionale che considera l’estate come unica stagione turistica, per abbracciare una prospettiva più ampia e proattiva che consenta di valorizzare al meglio le risorse naturali e culturali che la Calabria ha da offrire durante tutto l’anno.

Solo attraverso un impegno congiunto da parte di tutti gli attori coinvolti, compresi i cittadini, le istituzioni locali e gli operatori turistici, possiamo garantire un futuro prospero per il settore turistico calabrese e far risplendere la nostra regione come una destinazione ambita e in grado di accogliere visitatori durante tutto l’arco dell’anno.

In sintesi, questo dibattito riflette un’urgente necessità di cambiamento, sia nella mentalità sia nelle regolamentazioni, per sfruttare al meglio il potenziale turistico della nostra amata Calabria.

In quanto imprenditore ottimista e lungimirante, sono convinto che solo attraverso politiche di turismo mirate, basate sull’equità e non sul favoritismo, insieme a un atteggiamento aperto al cambiamento, possiamo far risplendere il nostro splendido angolo di paradiso non solo durante l’estate, ma anche durante le altre stagioni.

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