Verona: A Michele Affidato il “Premio Beatrice 2018” (VIDEO)

VERONA, 11 OTT 2018 – Ricordare una donna straordinaria e stare vicino, concretamente, alle famiglie colpite dalle malattie oncologiche. Sono questi gli scopi dell’ormai famoso “Premio Beatrice” di Verona, quest’anno assegnato tra gli altri anche al maestro orafo Michele Affidato per l’impegno nel mondo del sociale e come Ambasciatore Unicef.

Si tratta di un evento nazionale di Musica e Solidarietà, nato per ricordare Beatrice Bevilacqua Davoli, veronese di 40 anni, scomparsa nel 2009 a causa di una malattia oncologica e che ha l’obiettivo anche di svolgere un’opera di sensibilizzazione nei confronti del mondo dei giovani, segnalando singole persone, gruppi e associazioni che offrono parte del loro tempo a persone che soffrono.

La consegna del premio al maestro Affidato è avvenuta al fianco di Valeria Favorito, una ragazza che a 11 anni era affetta da leucemia quando ricevette una donazione di midollo anonima. La donazione di un uomo straordinario: Fabrizio Frizzi.

Nella serata finale grande spettacolo con Bianca Atzei, Matia Bazar, Moreno, Einar, Carmen Ferreri, Amara, Claudio Lauretta, Tricarico, Francesco Bertoli, Luca Condello ed Elisa Cipriani, Gruppo Palciscenicodanza Varazze, Michele Affidato, Lorella Claudia Ridenti, Cuore Chievo onlus, Ugo Minuti e tanti altri artisti. La serata è stata condotta da Charlie Gnocchi di Rtl 102.5 e Manola Moslehi da Radio Italia con la direzione artistica di Francesco e Tommaso Davoli che ne hanno curato la direzione artistica. Grande soddisfazione e commozione per il maestro Affidato che custodirà questo premio insieme alle sue opere più belle e importanti.

Dopo aver realizzato tanti premi – commenta Affidato – riceverne uno, con queste motivazioni e soprattutto da questa associazione è qualcosa di emozionante e che mi tocca il cuore. E’ importante sostenere la ricerca, ma anche pensare alle famiglie che spesso soffrono in silenzio e hanno difficoltà oggettive nell’affrontare quella che è una vera e propria battaglia. Ringrazio l’associazione per aver pensato alla mia persona, ma soprattutto per l’impegno e la passione con la quale portano avanti il loro progetto”.