Che Natale sarebbe senza la pitta ‘nchiusa? Un po’ di storia

Pitta 'mpigliata, fonte: Pintrest

Qual è il dolce tipico calabrese che ci ricorda il Natale? Sicuramente la pitta ‘nchiusa anche conosciuta come pitta ‘mpigliata. Un nome dalle origini arabe o ebraiche.

Per chi non la conoscesse, si tratta di un dolce che ha i suoi natali a San Giovanni in Fiore, in provincia di Cosenza, ma è ormai diffuso in tutta la Calabria. In questi giorni vicino al Natale è facile trovarlo nei negozi alimentari, ma è altrettanto consumato nel periodo di Pasqua insieme alle cuzzupe.

Insomma, è un dolce tipico delle feste calabresi che sta avendo una diffusione anche in altre parti d’Italia e addirittura del mondo.

Gli ingredienti principali sono: il vino cotto, le noci, i pinoli, l’uva passa, i fichi secchi, il miele e alcune spezie tipo la cannella. Sicuramente non è un dolce dietetico, ma se pensiamo alla sua storia è normale che almeno durante le feste i nostri antenati si deliziassero di preparazioni sostanziose, vista la carenza di cibo nel quotidiano.

Un dolce che ha attraversato i secoli

Il nome deriva dal termine pita, che significa schiacciata. Probabilmente esso risale al 1700, infatti esiste un documento a san Giovanni in Fiore che lo data 1728. In quel periodo veniva preparato per le feste, soprattutto per i matrimoni o per celebrare e onorare feste comandate.

Il documento in questione trattava un accordo fra i coniugi Giaquinta di San Giovanni e Battista Caligiuro. Questo ultimo era un ricco latifondista calabrese che intendeva sposare la giovane figlia dei Giaquinta. Il contratto prevedeva che alla fine della cerimonia venisse offerta proprio la pitta ‘nchiusa.

Ma questo dolce ha probabilmente accomunato tante religioni e anche diversi secoli.

– La pitta ‘nchiusa o ‘mpigliata era presente anche ai tempi degli antichi Greci

Possiamo trovare Il termine “pitta” anche nel greco antico. “Picta” in latino significa dipinta, decorata. Pare che la pitta fosse offerta alle dee durante i riti pagani nei templi, come quello di Hera Lacinia, in provincia di Crotone.

Successivamente, il dolce fu usato per celebrare matrimoni e feste religiose cattoliche.

Nonostante i nomi della pitta ‘nchiusa e pitta ‘mpigliata sembrino riferirsi allo stesso dolce, in realtà le due pitte sono leggermente diverse.

La pitta ‘mpigliata ha la forma di spirali ‘mpigliati una all’altra. Mentre quella ‘nchiusa ha delle roselline racchiuse in una sorta di conchiglia che le raccoglie. Entrambe hanno una lunga preparazione.

– La richiesta del marchio D.O.P. per la pitta ‘mpigliata

Legambiente promuove da molto tempo il progetto “Lemilledop”. La Camera di Commercio di Cosenza ha avviato la richiesta per ottenere il marchio D.O.P. per la pitta ‘mpigliata. Poiché è un dolce ormai diffuso in tutta la Calabria, l’intenzione sarebbe quella di renderlo tipico della zona di san Giovanni in Fiore.

Nell’attesa, gustiamo questo incredibile dolce che pare stia conquistando anche altre nazioni nel mondo, giunto dall’antichità ai giorni nostri.

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