U’ musulupu, un formaggio antico dalla simbologia grecanica e ortodossa

U' musulupo (fonte: viaggi del gusto)

Siamo nella fascia ionica delle provincia di Reggio Calabria, nei territori di Bova e della Locride. Una zona della Calabria grecanica che ha conservato usi e costumi dei popoli che arrivarono da noi in epoche lontane.

Tra queste tradizioni, spicca quella della produzione di un formaggio tipico a pasta molle.

U’musulupu d’Aspromonte è un formaggio P.A.T. cioè è un prodotto agroalimentare tradizionale. Ha la forma particolare, generalmente sferica, ma anche a figura antropomorfica. Si consuma crudo e il suo peso può arrivare anche a 3 chili. Le varie forme rappresentano generalmente simboli legati alla iconografia sacra ortodossa che è ancora tradizione di questo territorio.

È ricavato dalla miscela di latte di capra e di pecora. Al latte crudo viene aggiunto il caglio liquido di agnello e capretto e poi il tutto è portato alla temperatura di circa 38 gradi.

Il nome è chiaramente dialettale e significa “boccone del lupo”, ma dovrebbe derivare dal termine arabo maslûk.

Si consuma come semplice formaggio fresco da tavola, magari per accompagnare insalate e verdure; ma può essere usato nella pasta e per farcire dolci tipici e di tradizione; oppure passato nell’uovo e nel pangrattato e fritto, soprattutto quando incomincia a stagionare. Infatti, nella sua purezza non dura più di due o tre giorni.

U’ musulupu assume la forma di seni e capezzoli che rappresentano abbondanza e prosperità. La figura femminile rappresenta invece la dea madre a cui chiedere protezione.

Il formaggio viene pressato nelle musulupare, delle forme create dai pastori calabresi con il legno di gelso.

Durante il periodo di Pasqua, i pastori erano soliti regalare u’ musulupu ai proprietari delle terre, come segno di rispetto. Oggi, è generalmente prodotto su richiesta ed è un formaggio per intenditori.

Fa parte di quelle tradizioni da non perdere e da tramandare alle generazioni successive.

Un formaggio che viene da lontano, dalla notte dei tempi, ma che è nel contempo fortemente legato al territorio calabrese attuale.

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