Il Santuario della Madonna di Termine tra i beni del FAI

MADONNA DI TERMINE

La Calabria ha dei posti bellissimi e poco conosciuti non solo ai turisti, ma a volte anche ai calabresi stessi. Le ragioni sono diverse, no per ultimo la quantità di bellezza e storia che avvolge la nostra regione.

Ci ha pensato il FAI a difendere la bellezza di un luogo ai piedi della Sila e conosciuto da tanti catanzaresi che vogliono trascorrere una giornata in montagna.

Si tratta del Santuario della Madonna di Termine o delle Trache che si erge con la sua particolare storia alle porte di un paese in provincia del capoluogo di Regione: la città di Pentone. L’etimologia del nome del paese è di origine greca e significherebbe “tuttavigna” (panta=tutto – oinos=vigna). Esso dista all’incirca 16 km da Catanzaro. 

Il FAI è il Fondo Ambiente Italiano che si prefigge di promuovere i posti definiti “del cuore” lungo la penisola italiana. Si tratta di segnalazioni dello straordinario patrimonio d’arte e natura del nostro Paese che richiedono una catena di voti, al fine di far conoscere località che generano un’emozione nel visitarli.

È appena partita la decima edizione del censimento I Luoghi del Cuore. Quindi si può votare anche il Santuario di Pentone fino al 15 dicembre prossimo.

La storia del Santuario della Madonna di Termine

Una leggenda racconta che nel luogo del Santuario una giovane ragazza di nome Maria avesse visto più volte la Madonna.

La Vergine Maria vide questa ragazza e le donò del pane e una stoffa per asciugare il sudore sulla sua fronte. La Madonna scomparve, ma al suo posto la giovane trovò un quadro della Vergine e di Gesù bambino.

Maria portò il quadro al parroco di Pentone, ma il dipinto non si trovò più e riapparve invece sul posto dove Maria Madia vide la Madonna per la prima volta. La Vergine le disse che quel posto era la sua dimora e che l’immagine doveva stare lì, dove attualmente c’è il Santuario.

Alcuni documenti, parlano dell’esistenza della Chiesa già dal 1276, quando venne portato il culto di San Nicola da parte dei Monaci Basiliani.

Il Santuario ha subito svariate modifiche negli anni. Alcune fonti parlano delle opere di riedificazione e di rifacimento avvenute tra il 1759 ed il 1762.

Negli anni a venire, Don Salvatore Mazzucca, fece ingrandire ulteriormente la Chiesa. All’interno dell’edificio è conservato un affresco del pittore catanzarese Garibaldi Gariani, che illustra la Madonna con Bambino e Santi.

Architettonicamente, la Chiesa ha una tripla navata. A sinistra c’è la Cappella dell’Apparizione che è abbellita da sculture narranti l’evento della visione miracolosa. Sul fondo della navata c’è un crocifisso di legno.

Durante la seconda domenica di settembre, i fedeli portano in processione la Statua dell’Assunta dalla Chiesa di San Nicola fino al Santuario di Termine. Negli anni, molti abitanti di Pentone e molti devoti ritornano ai loro paesi di nascita per celebrare l’evento. tante sono le persone emigrate sia verso città italiane sia all’estero.

Sarebbe importante che questo luogo tanto particolare e antico fosse conosciuto in tutta Italia e chissà anche ammirato nel mondo.

In fondo, un po’ di sano orgoglio non guasta mai!

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