Riserva naturale del Monte Gariglione: un paradiso segreto nella Sila

Riserva naturale del Monte Gariglione
Riserva naturale del Monte Gariglione

Storia e patrimonio naturale: il Monte Gariglione nel tempo

Nel cuore del Parco Nazionale della Sila, un’area di straordinaria bellezza e importanza ecologica si cela tra le sue maestose vette. La Riserva Naturale Biogenetica del Monte Gariglione, estesa su 450 ettari, è un vero tesoro di biodiversità situato sul versante meridionale del monte Gariglione, nella pittoresca zona della Sila Piccola. Questo angolo incontaminato della natura si estende tra altitudini comprese tra i 1.500 e i 1.750 metri e ospita una lussureggiante foresta dominata da pino laricio e abete bianco.

L’intera regione circostante il monte Gariglione, inclusi i profondi valloni del Tacina e del Soleo, è considerata la zona più selvaggia e intatta dell’Altopiano della Sila, con paesaggi che evocano le fitte e misteriose foreste del nord Europa.

La storia della foresta del monte Gariglione è altrettanto affascinante quanto la sua bellezza naturale. Un tempo appartenente alla Corona borbonica fino al XIX secolo, passò successivamente nelle mani della famiglia Poerio in riconoscimento dei servigi resi alla monarchia. In seguito, divenne proprietà del Banco di Napoli e, nel 1911, fu acquisita da un’azienda tedesca di nome Huelsberg. Tuttavia, nel 1924, l’area fu espropriata dallo Stato italiano in quanto bene di un ex nemico e venduta all’Azienda di Stato per le Foreste Demaniali.

Un visitatore illustre, il naturalista inglese Norman Douglas, esplorò la foresta del monte Gariglione nei primi anni del Novecento e la definì un “Urwald” autentico, cioè una foresta vergine mai toccata dall’uomo. La scarsa presenza umana in questa zona ha preservato il suo carattere selvaggio, con alberi maestosi di abete bianco, pino laricio e faggio, alcuni dei quali raggiungono altezze impressionanti di oltre 40 metri. Questi giganti naturali sono oggi protetti all’interno della Riserva Naturale Biogenetica del Gariglione.

La Riserva è nota per la sua diversità ecologica, con boschi misti di alto fusto che comprendono faggi ed abeti bianchi. Quest’ultimo, conosciuto come ecotipo “Gariglione,” si è dimostrato particolarmente resistente alle piogge acide. In effetti, si sta sperimentando la sua introduzione in diverse aree del nord Europa, dove le specie locali di abeti risentono dei danni causati dalle piogge acide.

Le foreste della Sila Piccola ospitano una significativa popolazione di abeti bianchi, che sono minacciati dalla crescente diffusione del faggio. La Riserva Naturale Biogenetica del Gariglione è stata istituita nel 1977 con l’obiettivo di proteggere e promuovere la conservazione di questo importante ecotipo di abete bianco.

Per visitare questa straordinaria riserva, è possibile partire dal Centro Visite del Parco Nazionale della Sila, situato a Monaco, a breve distanza a sud di Villaggio Mancuso, nel comune di Taverna. Qui, i visitatori possono immergersi completamente nella bellezza e nell’unicità di questo ecosistema naturale, godendo di un’esperienza indimenticabile nella Riserva Naturale Biogenetica del Monte Gariglione.